Lo sguardo libero
No alla democrazia dei salsicciai indicata da Grillo

Le persone sono uguali solo di fronte alla legge, ossia le regole del gioco
Beppe Grillo, il fondatore dei 5Stelle, propone di estrarre a sorte i senatori. Questo il suo ragionamento: "L'intuizione è di un certo Brett Hennig: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Le selezioni dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50 per cento sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società".
Grillo cita anche l’antica Atene, dove nacque la democrazia, dove era previsto il sorteggio per i membri di alcune istituzioni. In realtà non ci furono maggiori individualisti dei greci. L’opposto del grande equivoco catto-comunista, di coloro che pensano che gli uomini sono uguali. Gli uomini invece sono tutti diversi (basta guardarli e si vede che sono dissimili), delle monadi nel senso migliore del termine, unici e irripetibili. Le persone sono uguali solo di fronte alla legge, ossia le regole del gioco… poi che vinca il migliore. Per intenderci, con una metafora, la democrazia è Achille che sceglie di morire giovane in cambio della fama eterna. A ciò si aggiunga che l’intelletto è una facoltà precisa, che culturalmente parlando un ignorante ne è tecnicamente privo. Per giunta la politica dovrebbe essere la forma migliore dell’esistenza. No quindi alla democrazia dei salsicciai indicata da Grillo.