Rocca sbrocca
Il diktat ecologico è insostenibile e penalizzante per i cittadini
Bisogna seguire dove vanno i soldi del PNRR per scovare gli interessi sottostanti della forzata transizione ecologica
L'Europa, ha sì, stanziato denaro attraverso lo strumento del PNRR per far fronte alla crisi derivante dalla pandemia ma allo stesso tempo il Consiglio UE nel 2020 ha stabilito un nuovo obiettivo vincolante di riduzione del 55% dei gas serra entro il 2030. Un 15 % in più rispetto al 40% iniziale. Magari hanno pensato che negli anni della pandemia non uscendo si poteva aumentare la quota della riduzione dei gas. Ma oggi è assurdo, considerata la crisi energetica di quest'anno dovuto alla guerra in Ucraina e l'inflazione che ne consegue, aspettarsi regole ancora più vincolanti.
E tutte le scelte in questa direzione sono spiegabile con questo nuovo obiettivo che impone una rivisitazione più stringente dei limiti di polveri sottili inquinanti consentite nell'aria di qui al 2030 che porterebbe allo stop a tutte le auto diesel e a benzina nel 2035 e, di fatto, l’elettrificazione forzata del trasporto privato. Saranno veicoli costosissimi. Ma ci saranno altre limitazioni. In Francia un decreto vieta i voli che durano meno di due ore e mezza ammesso che ci sia un 'alternativa su rotaia. Anche i progetti delle città policentriche in 15 minuti vanno in questa direzione. Ma mi faccio una domanda che forse tutti dovrebbero farsi.
Il più ampio stanziamento di risorse del PNRR è previsto proprio per la missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica, alla quale è stato destinato dell'ammontare complessivo del Piano, per circa 70 miliardi di dove il trasporto locale sostenibile è la voce a cui sono assegnate più risorse, 8,58 miliardi: perché se ci sono dei soldi che saranno a disposizione o da attivare con dei progetti la politica prima di fare scelte forzate e penalizzanti non mette a disposizione del cittadino un decisivo sistema di incentivi?
Preparerebbe alla transizione ecologia anche i meno abbienti e solo dopo aver creato una struttura economico-sociale più attrezzata si può pensare di partire con provvedimenti vincolanti che sarebbero più graduali e accettabili. Altrimenti sarà un bagno di sangue per chi vive in un centro urbano. Certe scelte politiche sembrano senza senso e contro il cittadino spinte probabilmente da interessi economici sottostanti.