Armando Brunini, AD di Sea, ad Affaritaliani.it: “L’obiettivo di Sea è far tornare la fiducia a volare, ovviamente sappiamo che bisogna aspettare il momento giusto. Il lavoro in questa fase è assicurare protocolli sanitari rigorosissimi per chi oggi vola – perché comunque qualcuno vola per necessità e deve sentirsi sicuro- e stiamo anche lavorando tanto per dei voli Covid tested per creare dei corridoi sanitari e quindi riuscire a convivere con il virus in sicurezza su delle tratte selezionate. Questo per il breve periodo, evidentemente poi dovremo aspettare la fine della pandemia per essere pronti invece a una ripartenza, a un rialzo più forte, veloce e vigoroso. Credo che la ripartenza di Milano sia tanto legata alla ripartenza degli aeroporti perché la funzione principale degli aeroporti è connettere territori col mondo. Milano è la città più globale d’Italia, rappresenta una delle aree più dinamiche d’Europa, quindi in un mondo globale deve essere connessa col resto del mondo: credo che la ripartenza di Milano e la ripartenza dei suoi aeroporti vadano a braccetto. Le previsioni 2021 non sono buone, siamo partiti con una pandemia in pieno corso, siamo viaggiando adesso a -85%. Chiaramente un’azienda che perde l’85% del suo fatturato nei primi mesi non può essere in particolare buona salute economica. Vediamo come va l’estate, ovviamente c’è la speranza che rallenti la presa del virus e consenta se non altro una parziale ripresa. Noi ci auguriamo un 2021 un po’ meglio del 2020, ma ci aspettiamo ancora di finire in perdita. Dobbiamo ancora chiudere il bilancio 2020 ma è stato un anno di pesanti perdite: è successo nella storia di Sea, è una società che è stato profittevole quindi è entrata solida nella crisi e mantiene la sua solidità, però anche il 2021 verosimilmente sarà un anno di perdite”.