Economia

Poste Italiane, Marocchi: "Cassette smart strumenti attivi sempre connessi"

 

“Le cassette della posta sono e rimangono lo strumento attraverso il quale Poste Italiane permette ai clienti di spedire posta affrancata. É un servizio che non verrà mai meno, questi oggetti sul territorio rappresentano un’icona di Poste Italiane, e così come gli uffici postali non verranno mai a mancare in nessun comune italiano”, spiega Gabriele Marocchi, Responsabile Gestione Operativa di Poste Italiane per la Regione Lombardia. “Sono degli strumenti che sono stati trasformati da passivi ad attivi, sono strumenti parlanti sempre connessi e offrono una serie di informazioni. Queste informazioni sono sostanzialmente di due tipi. Innanzitutto ambientali, quindi dati come temperatura, qualità dell’aria, livelli di inquinamento lì dove sono state posizionate, e poi una serie di informazioni di natura aziendale legate al digital marketing, come ad esempio le pubblicità proposte sullo schermo posizionato sulle cassette. Uno schermo che è anche un’opportunità per le pubbliche amministrazioni di veicolare messaggi e informazioni”.

“Le cassette sono state inoltre pensate per risolvere un problema di sostenibilità ed ecologia connessi ai nostri servizi”, continua Marocchi. “Ci siamo accorti che la quantità di corrispondenza prese nelle nostre cassette non è così numerosa, per questo le cassette hanno due sensori che permettono di verificare l’effettiva presenza di corrispondenza e che guideranno i nostri portalettere nella scelta di andare a svuotare la cassetta o meno”.

Le nuove cassette smart contano quindi almeno tre nuove funzionalità e opportunità per i cittadini e le pubbliche amministrazioni, ed è spontaneo interrogarsi già sulle possibilità di implementazione. “Questa da cui partiamo è una base”, commenta Marocchi. “Il progetto prevede innanzitutto una distribuzione sull’intero territorio italiano. Pensiamo ai primi 100 esemplari che verranno posizionati in questi mesi nelle principali città italiane, fino al numero di 12.000 esemplari entro il 2022. Non tutti saranno dotati di un display, ma saranno completi di tutta la sensoristica installata. Nel tempo verificheremo se ci saranno stream di lavoro e opportunità di miglioramento”.