Politica

Venezuela, leader opposizione: esercito e polizia abbandonino Maduro

 


Caracas, 6 ago. (askanews) - Il Venezuela ancora sull'orlo del caos, i leader dell'opposizione venezuelana, che si ritiene abbiano battuto Nicolas Maduro nelle contestate elezioni presidenziali della scorsa settimana, hanno esortato la polizia e le forze armate ad abbandonare il presidente e i suoi "interessi spregevoli".In una lettera aperta alle forze di sicurezza venezuelane, Edmundo Gonzalez Urrutia e Marìa Corina Machado hanno affermato di aver ottenuto una vittoria "a valanga" su Maduro alle elezioni del 28 luglio, una conclusione supportata dalle analisi dei dati elettorali condotte dall'Associated Press e dal Washington Post e a cui sono giunti anche un numero crescente di governi occidentali.Poche ore dopo che la lettera è stata pubblicata sui social media, il procuratore generale Tarek Saab ha annunciato che avrebbe avviato un'indagine penale contro Gonzalez e Machado per aver incitato la polizia e i funzionari militari a infrangere la legge.Gonzalez e Machado hanno accusato il presidente in carica di aver condotto una "brutale offensiva" contro i leader e i sostenitori dell'opposizione con la "ridicola intenzione di nascondere la verità" sulla vittoria schiacciante di Gonzalez e di aver rubato le elezioni per assicurarsi un terzo mandato.La questione venezuelana ovviamente divide i governi dell'America Latina, con i paesi guidati da politici di desta che appoggiano l'opposizione e quelli di sinistra che sostengono, con dei distinguo, Maduro. Da più parti però arriva l'appello al dialogo e alla calma, e anche il brasiliano Lula ha chiesto il rispetto della volontà popolare e la trasparenza. Mentre la ex presidente argentina Cristina Kirchner ha provocato la furia dell'esecutivo venezuelano chiedendo la pubblicazione dei verbali elettorali "per l'eredità stessa di Hugo Chàvez". Anche l'Unione Europea ha dichiarato di non riconoscere la vittoria di Maduro e i risultati del voto.Nella capitale del Venezuela non si fermano le manifestazioni di protesta contro la presunta vittoria elettorale del presidente uscente, ma anche in sostegno di Maduro.