Coronavirus

Coronavirus,Cts:"Spostamenti tra Regioni?Solo con curva contagi in netto calo"

Agostino Miozzo: "Le scuole vanno riaperte subito. Danno incommensurabile per gli studenti"

Coronavirus, Cts: "Spostamenti tra Regioni? Solo con curva contagi in netto calo"

Il Coronavirus continua a far paura in Italia. La situazione è ancora di estrema allerta visto l'alto numero di contagi e la sofferenza degli ospedali, sempre pieni e con le terapie intensive ormai ben oltre la soglia critica. Resta drammatico anche il numero di decessi. Dal comitato-tecnico-scientifico arriva un invito alla prudenza per le riaperture. "Esamineremo il potenziale rischio epidemiologico, - spiega il coordinatore del Cts Agostino Miozzo al Corriere - ma si tratta di decisioni politiche ed economiche. La mobilità è un elemento di grande criticità. Diremo sì soltanto se ci sarà una curva davvero in discesa. Se non saremo rigorosi nei controlli e nelle sanzioni, anche severe, avremo la stessa fotografia di questa estate e delle scorse settimane quando abbiamo visto l’assalto al grande magazzino con i prodotti in offerta. Se non saremo in grado di contenere e governare la corsa agli acquisti o il desiderio anche scaramantico di liberazione dal virus delle celebrazioni di Capodanno, alla fine di gennaio vedremo avverarsi le conseguenze della terza ondata come una emergenza annunciata".

Il coordinatore del Cts, invece, ribadisce l'importanza della riapertura delle scuole. "Più che il mio appello o la mia personale battaglia ideologica, - prosegue Miozzo al Corriere - sono le indicazioni delle maggiori organizzazioni delle Nazioni Unite come Who, Unesco e Unicef, oltre che le decisioni di Paesi che non mi sembrano Stati sottosviluppati dell’Africa centrale come Francia, Regno Unito e Germania. Tutti concordi: le scuole devono, non possono ma devono, restare aperte. Se nelle festività avremo momenti analoghi a quelli vissuti nell’estate appena trascorsa, l’evoluzione dell’epidemia porterà a dati simili o addirittura peggiori di quelli attuali. Significa che le scuole rischiano di restare chiuse altre settimane. Avremo una generazione di liceali che andrà all’esame di Stato a giugno avendo perso il contatto fisico con l’universo scolastico per quasi un anno. È un danno incommensurabile".