Coronavirus

Covid, crescono i casi ma rallenta la curva rispetto ai 7 giorni precedenti

I dati dal 1 al 7 novembre: aumentano i decessi, +6,2% in una settimana

Covid, i casi continuano a salire ma la curva rallenta. In crescita i decessi, da inizio ottobre seguono una curva ondulatoria

Nella settimana appena trascorsa, periodo di riferimento 1-7 novembre 2021, i casi di Covid in Italia si attestano ancora in salita, mentre la curva è in rallentamento. Sono stati in totale 36.095 i positivi: +17,22% rispetto ai 30.792 della settimana precedente. Una crescita quasi dimezzata dato che nella settimana 25-31 ottobre c'era stato un aumento del 32,13% sul 18-24 ottobre (30.792 vs 23.305), che a sua volta aveva segnato un +32,4% sulla settimana 11-17 ottobre (23.305 vs 17.602).

Aumentano i decessi, che da inizio ottobre seguono una curva ondulatoria lievemente in aumento. Da quanto emerge dall'analisi dei numeri nei bollettini quotidiani forniti da Ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità (Iss) nell'ultima settimana su del 6,2% (291 vs 274).

Il numero delle vittime è in crescita. 270 nella settimana 4-10 ottobre, 240 nella settimana 11-17 ottobre (-11,11%), 285 nella settimana 18-24 ottobre (+18,75%), 274 nella settimana 25-31 ottobre (-3,86%). 

Gimbe: "Più che quarta ondata è risalita casi, modesto impatto su ospedali"

"Più che di quarta ondata parlerei di risalita dei casi, con modesto impatto in ambito ospedaliero. Sul fatto che ci sia un incremento importante dei casi non ci sono dubbi, sta avvenendo in tutta Europa". A fare il punto è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto alla trasmissione 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus.

"In Italia l'impatto dell'aumento dei casi sugli ospedali - afferma Cartabellotta - è quantitativamente inferiore rispetto al periodo in cui non c'erano i vaccini ed è anche meno grave perché l'incremento maggiore è stato in area medica, non in terapia intensiva. Attenzione però a mantenere tutte le precauzioni, come l'utilizzo della mascherina, per evitare un'ulteriore incremento della circolazione del virus", sottolinea.