Coronavirus

Covid, Veneto in zona arancione, Campania in zona rossa. Iss: "Nuove chiusure"

Covid: Iss, aumento incidenza in netta accelerazione. Istat-Iss: nel 2020 tra uomini over80 +40% morti

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 8 Marzo. Passano in area arancione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e in zona rossa la regione Campania.

"L'incidenza di Covid-19 sta aumentando a livello nazionale e abbiamo anche i dati proiettati a livello di questa settimana che mostrano un'ulteriore crescita. Andiamo oltre i 200" casi per 100mila abitanti, siamo quindi vicini a quella che viene identificata come la "soglia d'allarme". A fare il punto è stato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), durante il consueto punto stampa per l'analisi dei dati del monitoraggio regionale di Covid-19​ della Cabina Regia.

"Sostanzialmente - ha spiegato - ci siamo dati come soglia, per poter garantire il tracciamento, i 50 casi per 100mila abitanti". "In questo caso - ha analizzato l'esperto - ci avviciniamo a un'altra soglia che è la soglia d'allarme dei 250 casi per 100mila abitanti, rispetto alla quale bisogna prendere dei provvedimenti di mitigazione". E infatti, ha argomentato Brusaferro, "5 regioni, nella valutazione di questo report, hanno superato la soglia dei 250 casi per 100mila abitanti, altre la raggiungeranno nel corso della settimana corrente. Sei regioni sono a rischio alto, 9 a rischio moderato".

COVID: FEDRIGA, 'DA LUNEDI' TUTTO IL FVG ZONA ARANCIONE'

"Il Friuli Venezia Giulia da lunedì sarà zona arancione. L'anticipazione mi è stata fornita in via informale dal ministro della Salute Roberto Speranza". Lo ha riferito il governatore Massimiliano Fedriga. "L'ingresso in zona arancione dall'8 marzo - ha aggiunto Fedriga - è riconducibile non tanto all'indice Rt quanto al repentino e vistoso aumento dei contagi nel nostro territorio regionale che ci colloca a rischio alto". Ancora domani e domenica, spiega una nota, le sole aree delle ex province di Trieste e Pordenone permarranno gialle; da lunedì tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia sarà pertanto zona arancione, con didattica a distanza per le scuole medie, superiori e università.

Covid: Zaia, Veneto in zona arancione

"Annuncio quello che ha detto il ministro: siamo zona arancione. E il dato che ci spara in zona arancione in cosi' poco tempo da' l'idea di quanto corra questo virus". L'ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia.

Covid, sale l'Rt nazionale e raggiunge 1,06: una settimana fa era 0,99

L'Rt medio nazionale raggiunge quota 1,06. E' quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, che la cabina di Regia sta analizzando. La scorsa settimana il valore era a 0,99.

Covid: Iss, aumento incidenza in netta accelerazione

Nella settimana 22-28 febbraio dopo un periodo di crescita si osserva "una netta accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (194,87 per 100.000 abitanti (22/02/2021-28/02/2021) vs 145,16 per 100.000 abitanti (15/02/2021-21/02/2021)". E' il dato emerso dalla Cabina settimanale di regia, secondo quanto comunica l'Iss. L'incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, "si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti e anzi si avvicina alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti". 

Istat-Iss: nel 2020 tra uomini over80 +40% morti

L'eccesso di mortalita' osservato nel 2020, a livello medio nazionale, aumenta al crescere dell'eta' ed e' piu' accentuato negli uomini rispetto alle donne. Lo rilevano Istat e Iss nel loro report sull'impatto del Covid 19 sulla mortalita' della popolazione residente. Considerando la classe di eta' con 80 anni e piu', si passa da una flessione della mortalita' del 3,5% del periodo gennaio-febbraio a un aumento di circa il 40% nelle due ondate epidemiche. Per le donne della stessa classe di eta' la variazione dei decessi, rispetto alla media 2015-2019, va dal -7,4% del bimestre gennaio-febbraio ad un incremento del 33% circa nelle due ondate. Importanti incrementi del numero di decessi si osservano anche per gli uomini di 65-79 anni (+67,6% nella prima ondata e +38,3% nell'ultimo trimestre del 2020 al Nord); nel Mezzogiorno nel trimestre ottobre-dicembre questa e' risultata la classe di eta' con il maggior eccesso di mortalita' tanto per gli uomini quanto per le donne (+34,6% e +29,8% rispettivamente).

Dpcm, Italia rossa: "E' la terza ondata". Campania ed Emilia da lunedì chiudono

L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. Il presidente della Fondazione Gimbe non ha dubbi: "E' iniziata la terza ondata". Il governo prova a correre ai ripari per fronteggiare una situazione sempre più critica. Aumento esponenziale dei contagi e ricoveri negli ospedali tornati a livelli altissimi. A preoccupare maggiormente sono le terapie intensive. Ormai le varianti la fanno da padrone in tutto il Paese. Drammatico il dato giornaliero sui decessi. Sarà il monitoraggio di oggi - si legge sul Corriere della Sera - a stabilire il cambio dei colori che scatterà lunedì 8 marzo dopo l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

A rischiare di scivolare in zona rossa sono: l’Emilia-Romagna, già costellata di province con restrizioni più dure e la Campania, con una «fortissima crescita del contagio» connesso alle varianti. Piemonte e Abruzzo - prosegue il Corriere - restano in bilico. Mentre la Lombardia ha giocato d'anticipo mettendosi in zona arancione scuro. Dopo un periodo di apparente calma piatta, la curva dell’epidemia è tornata salire: in una settimana (24 febbraio-2 marzo) i contagi sono aumentati del 33% certifica la Fondazione Gimbe. «È l’inizio della terza ondata—afferma il presidente Nino Cartabellotta — che trova la strada spianata. Le zone rosse vengono decise troppo tardi e la campagna vaccinale fatica a decollare".

Covid: De Luca, ospedali appesantiti e Campania zona rossa

“Siamo in zona rossa perché questo livello di contagio non si può reggere”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta social. “Abbiamo una ricaduta sulla rete ospedaliera grande e alla lunga insostenibile. Abbiamo già un appesantimento sugli ospedali, in particolare sul Cardarelli. E’ evidente che bisogna prendere misure eccezionali”, aggiunge.

Nell’ultima settimana, il conteggio dei nuovi positivi non si è mai spostato dalla media di 2500 casi al giorno. E tanto basta a far precipitare la Campania in zona rossa, senza passare per la sfumatura più carica dell’arancione, in cui si trova da una settimana, come accaduto in altri territori. “Siamo alla terza ondata e con 2500 positivi al giorno – dice De Luca - significa che dovremo fare il tracciamento dei contatti per 25mila persone, condizione impossibile”. I numeri spaventano anche per la concomitanza con la campagna vaccinale in corso, che per il governatore sta procedendo secondo i piani e con "lo sforzo straordinario del personale medico di cui dobbiamo essere orgogliosi e grati”.

Il 'rosso' per De Luca era ormai un colore “prevedibile” e “inevitabile”, anche per motivi diversi. “Da settimane l'Italia è abbandonata a sé stessa. – ammonisce - in Campania alcuni sindaci hanno fatto il loro dovere, ma ci sono sindaci di grandi città che non hanno fatto niente. Anzi, fino a qualche giorno fa incentivavano le aperture serali”. E torna, il 'governatore', a bacchettare “comportamenti scorretti”: “C’è stato un clima di rilassamento generale. In alcuni weekend le spiagge erano gremite come a Ferragosto. In tanti territori, insieme ad atteggiamenti di assoluta scorrettezza, abbiamo registrato l'assoluta mancanza di controllo. Abbiamo avuto quartieri abbandonati, alle 18 non c'era più nessun controllo, neanche sull'uso delle mascherine”.