Coronavirus

Decreto Pasqua punto per punto: zone rosse, obbligo vaccini ai sanitari e...

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto le nuove misure anti-covid: ecco le novità punto per punto

Nel mese di aprile 2021 non ci saranno zone gialle, ma dal 7 aprile la scuola sarà in presenza, anche in zona rossa, fino alla prima media. Le misure verranno allentate, solo se l'andamento dell'epidemia e del piano vaccini lo consentirà. Questi i contenuti del decreto legge, approvato stasera dal Consiglio dei Ministri, nonostante le pressioni della Lega che avrebbe voluto più riaperture.  Il secondo decreto legge del Governo Draghi contro l'epidemia contiene due novità essenziali: si torna alla didattica in presenza per i più piccoli e si introduce l'obbligo vaccinale per il personale sanitario. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ci mette la faccia: "Il personale sanitario dovrà vaccinarsi obbligatoriamente. Chi non lo farà, sarà destinato, ove possibile, ad altre mansioni. Se non saranno possibili altre mansioni, l'operatore sanitario sarà sospeso senza retribuzione". Il decreto legge prevede in sintesi:

  • la proroga fino al 30 aprile delle misure previste dal precedente decreto Covid;
  • la possibilità, in questo arco temporale, di deliberare in consiglio dei ministri un allentamento delle misure, qualora lo consentano l’andamento dell’epidemia e l’attuazione del piano vaccini;
  • scuola in presenza, anche in zona rossa, fino alla prima media. L’obiettivo è quello di garantire gradualmente il rientro a scuola in presenza di tutti gli studenti.

SU RESPONSABILITÀ DA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO

Il decreto esclude la punibilità dei “vaccinatori” quando hanno agito seguendo le procedure corrette previste per la somministrazione del vaccino e, quindi, l’uso è avvenuto in conformità con le indicazioni contenute nelle circolari pubblicate sul sito del ministero e nel “foglietto illustrativo”.

OBBLIGHI VACCINALI

Il decreto prevede l’obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie e socio/sanitarie pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e studi professionali. La misura ha come obiettivo quello di tutelare più possibile sia il personale medico e paramedico sia coloro che si trovano a frequentare ambienti che possono essere maggiormente esposti a rischio di contagio. Il lavoratore che rifiuterà di vaccinarsi potrà essere adibito (ove possibile) ad altre mansioni che non comportino rischi di diffusione del contagio (in caso contrario la retribuzione non sarà dovuta). La disposizione vale anche per gli autonomi.

CONCORSI PUBBLICI

Il decreto prevede lo sblocco dei concorsi (circa 110mila posti) e introduce procedure concorsuali semplificate. Tra le principali novità si prevede una prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale. Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia. Per consentire lo svolgimento delle prove in sicurezza si prevede l’obbligo per i candidati di produrre la certificazione di un test antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Inoltre:

  • la durata massima della prova limitata a un’ora;
  • svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale.

Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato il decreto legge che vieta l'ingresso delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia. Sono previsti punti di attracco al di fuori della Laguna. Per contemperare le esigenze di tutela del patrimonio artistico, culturale e ambientale di Venezia e della sua laguna con quelle legate allo svolgimento dell’attività crocieristica e alle esigenze del traffico delle merci, il decreto prevede che l’Autorità portuale del Mare Adriatico Settentrionale lanci un concorso di idee. Il concorso raccoglierà proposte ideative e progetti di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di punti di attracco utilizzabili dalle navi adibite al trasporto di passeggeri superiori a 40mila tonnellate e dalle navi portacontenitori adibite a trasporti transoceanici.

La ministra per il Sud, Mara Carfagna, sottolinea: "Abbiamo varato, anche grazie al Ministro Brunetta, le norme che consentiranno di portare a termine in 100 giorni il bando per 2800 assunzioni e sbloccato l’iter del Concorsone campano".

CONTINUITÀ TERRITORIALE CON LE ISOLE

Per garantire la mobilità delle persone e la circolazione delle merci su tutto il territorio nazionale vengono prorogati i collegamenti marittimi con Sardegna, Sicilia e isole Tremiti svolti in regime di servizio pubblico per il tempo necessario a consentire la fine delle procedure di aggiudicazione dei contratti di servizio e, in ogni caso, fino al 31 maggio 2021. I servizi riguardano le linee: Termoli-Tremiti; Civitavecchia-Cagliari-Arbatax; Napoli-Cagliari; Cagliari-Palermo; Genova-Porto Torres; Civitavecchia-Olbia.

DOCUMENTO UNICO

Il decreto proroga di 3 mesi (dal 31 marzo al 30 giugno 2021) l’entrata a regime del documento unico per la circolazione dei veicoli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Lo slittamento consente di perfezionare le procedure telematiche relative ai veicoli adibiti al trasporto delle merci e agli autobus, sottoposti a particolari normative di settore, e di completare la fase di rodaggio di tutte le procedure.

Il decreto legge covid contiene anche altre norme: la proroga al 31 maggio 2021 delle procedure di assunzione a tempo indeterminato dei Lavoratori socialmente utili da parte delle amministrazioni pubbliche che ne ricorrono. Tali procedure consentono di assumere i lavoratori anche in deroga, fino al 31 maggio 2021, in qualità di lavoratori sovrannumerari, alla dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa. Inoltre, al fine di consentire il completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato avviate, si prevede la proroga fino al 31 maggio del 2021 dei contratti a tempo determinato dei lavoratori socialmente utili, di pubblica utilità e dei lavoratori di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, stipulati nella regione Calabria. Nello stesso decreto si prevede inoltre la proroga dei termini per l’approvazione del bilancio, in considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria, per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale iscritte negli appositi registri, per le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali e delle province autonome, per le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano.

DL COVID, LA PROTESTA DEI SINDACI: "MISURE DECISE SENZA DI NOI“

"Leggiamo dalle agenzie di stampa che il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto legge in materia di misure anticovid. Scopriamo ch non ci sono più zone bianche e gialle e che molte attività economiche resteranno chiuse per ancora un mese senza alcuna certezza sui tempi di erogazione dei ristori per le chiusure precedenti. E per la prima volta i sindaci e i presidenti di Provincia non sono stati consultati né informati sulle misure contenute nel testo”. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. “Devo dire che in un momento così delicato per il Paese tutto ci aspettavamo tranne che una frattura nella collaborazione istituzionale. Non ci sembra proprio un buon inizio nel rapporto con i territori e le comunità locali. Eppure da oltre un anno noi sindaci ci siamo distinti per responsabilità e leale  collaborazione istituzionale, mettendo sempre la nostra faccia anche su provvedimenti e scelte non direttamente ascrivibili alle competenze delle amministrazioni locali. Vorrà dire che chiederemo ai ministri di venire a spiegare il provvedimento per strada e nelle piazze dove fino a oggi eravamo noi a fare da bersaglio alle legittime proteste dei cittadini”.