Coronavirus

Inchiesta Covid, Sileri affonda Speranza: "Il Piano del 2006 andava attuato"

di Eleonora Perego

Nuovi dettagli emergono dal fascicolo della maxi-indagine, che coinvolge gli ex ministri della Salute e numerosi dirigenti. I documenti

Le carte dell'inchiesta Covid, Sileri: "Tutti sapevano già da gennaio ...". 

Sono le dichiarazioni rese dal dott. Claudio D’Amario, direttore generale della Prevenzione, a gettare luce sul processo che ha portato a ignorare il Piano Pandemico Nazionale. Alla domanda se come componente della task force avesse dovuto dare attuazione al Piano Pandemico, nella relazione di Crisanti si legge che risponde: “Ne avevo parlato con il dott. Ippolito, che poi lo aveva riproposto in task force, ma fu invece proposto da parte di Silvio Brusaferro un piano specifico che a partire dalla casistica cinese e seguendo dei modelli matematici poteva misurare al meglio il bisogno emergenziale". Quali ragioni tecnico-scientifiche hanno portato Brusaferro a prendere l’iniziativa e proporla al Ministro della Salute? (SCARICA LE CARTE)

In realtà nessuna, sostiene Crisanti: “Alla domanda ‘quando ha letto per la prima volta il PPN del 2006?’ il Prof. Brusaferro risponde ‘Nessuno lo ha mai portato alla mia attenzione. Ho letto, come presidente dell’ISS per la prima volta il PPN del 2006 nel maggio 2020”. Non corrisponderebbe però a verità il fatto che nessuno abbia mai portato all’attenzione di Brusaferro l’esistenza del Piano Pandemico Nazionale. Come riporta il consulente tecnico, il dott. Francesco Paolo Maraglino inviava in data 11.02.2020 al prof. Brusaferro, al coordinatore del CTS dott. Agostino Miozzo, e al dott. D’Amario una copia del Piano Pandemico Nazionale 2006 insieme ad altri documenti.

In particolare il dott. D’Amario solleva il problema con il prof. Ippolito, che lo menziona in una riunione della task force, come conferma lo stesso Maraglino: “Leggendo il resoconto – della task force, ndr – del 15.02.2020 confermo che certamente in quella giornata si discusse dell’opportunità di utilizzare gli spunti del piano pandemico influenzale per la risposta di quel momento, nonché del suo aggiornamento. Prendo atto che il dott. Ippolito, nel resoconto del 29.01.2020, consigliava di ‘riferirsi alle metodologie del piano pandemico di cui è dotato l’Italia’ e sul punto riferisco che all’interno della task force riferii del piano pandemico influenzale del 2006, pur vigente …”.

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