Coronavirus
Ministro della Salute, il prossimo sarà virologo? I nomi sul tavolo
I più importanti virologi del Paese hanno espresso il loro parere sulla possibilità di nominare un tecnico come prossimo ministro della Salute
Non è da escludere l'ipotesi che il prossimo ministro della Salute nel governo Draghi possa essere un virologo. Ecco le risposte degli esperti
Durante i lunghi mesi della pandemia gli italiani hanno avuto modo di approfondire la figura del virologo. Molti di questi esperti hanno avuto ampio spazio sui media per aiutare i cittadini a comprendere meglio cos'è e come affrontare il Covid-19. Con il cambio di governo guidato da Mario Draghi si ventila l'ipotesi che il prossimo ministro della Salute potrebbe proprio essere un virologo.
Governo Draghi, Andrea Crisanti: "Ministro della Salute? Non lo escludo a priori"
Tra i papali al ruolo di ministro della Salute c'è Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia presso l'ateneo locale. "Non mi hanno chiesto di fare il ministro della Salute né ufficialmente né ufficiosamente. - afferma Crisanti in una intervista all'Adnkronos - Non ho ricevuto nessuna chiamata. È un'invenzione della stampa che si esercita a indovinare". Il virologo comunque nei giorni scorsi non aveva escluso l'ipotesi: "Ci penso, mi esercito. Suvvia, chi non lo farebbe?".
Governo Draghi, Fabrizio Pregliasco: "Alla Sanità non deve andare per forza un tecnico"
"Disponibile a fare il ministro della Salute se me lo chiedessero? Chi lo sa, non credo però che si ponga il problema", ha invece affermato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, durante il programma Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 - Sono presidente dell'Anpas e questo è il mio modo di fare 'politica', nel senso di cittadnanza attiva". "Secondo me - ha specificato Pregliasco - la sanità deve essere in mano ai politici per seguire gli obiettivi di salute che richiede i propri elettori".
Governo Draghi, Massimo Galli: "Direi no, so fare altre cose"
Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano e docente all'università Statale del capoluogo lombardo, spera invece di non ricevere mai la chiamata da parte di Draghi in quanto sarebbe costretto a dirgli di no. "Io non credo di essere particolarmente adatto, io so fare altre cose. Soprattutto in sanità, c'è bisogno di non avere interruzioni di vario tipo. Lo dico con tutta franchezza e non è una valutazione di tipo politico, ma di tipo pratico".
Governo Draghi, Antonella Viola: "Non mi esprimo, ma disponibile a dare una mano"
Antonella Viola, immunologa dell'Università di Pavia, preferisce invece non esperimersi sulla sua possibile nomina a ministro della Salute nel governo Draghi: "Ho i miei progetti su cui sto lavorando, poi se ci fosse da dare una mano potrei darla. In che forma e in modo è tutto da valutare. Certamente questo è un momento delicato, in cui tutte le persone che possono dare il proprio contributo penso siano ben liete di farlo. Se ho ricevuto telefonate? Io non rispondo ai numeri non registrati, quindi ho una ventina di chiamate perse al giorno. Comunque no".