Coronavirus

Vaccini, Crisanti: "Ritardo di 4 mesi sulle terze dosi. Ora siamo nei guai"

Il virologo: "In estate si parlava di immunità di gregge invece che di richiami. Bisognava guardare a quello che stava succedendo in Israele"

Vaccini, Crisanti: "Il virus ci ha superati di nuovo. Siamo in ritardo"

L'Italia è molto indietro con le terze dosi dei vaccini anti Covid. I numeri parlano chiaro, fino ad ora sono state somministrate solo circa 4 milioni di dosi, un terzo di quanto era stato inizialmente previsto. Alla data del 24 novembre - si legge sul Fatto Quotidiano - risulta che siano state somministrate appena il 30,72% delle inoculazioni degli aventi diritto, con una media mobile a 7 giorni che sfiora le 170 mila al giorno. Il ritmo aumenta di giorno in giorno. Ma resta ancora al di sotto delle 250 mila unità. L’altroieri sono state oltre 247 mila, il 15 novembre furono 158 mila. Il virologo Andrea Crisanti lancia un chiaro allarme: "Siamo in ritardo di 4 mesi. La campagna era da programmare in estate, invece si parlava di immunità di gregge".

"Tra aprile e luglio - prosegue Crisanti al Fatto - abbiamo vaccinato fino a 500 mila persone al giorno e raggiunto un livello di immunizzazioni che finora ci ha protetto. Ora dovremmo rifarlo nello stesso arco di tempo. Invece la terza dose va a rilento e nel frattempo la diffusione del virus ci ha superati. Di nuovo. In Irlanda, 5 milioni di abitanti, oggi ci sono 4mila casi. Rapportati all’Italia sono 54mila casi al giorno e gli irlandesi sono quasi tutti vaccinati. Il guaio è aver ignorato ciò che succedeva in Israele a giugno: lì già c’erano 10mila casi ed era il paese più vaccinato al mondo. Il punto è che bisognerebbe, già oggi, fare le terze dosi con la stessa intensità con cui le abbiamo fatte ad aprile e giugno".

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