Coronavirus

Vaccini, rivolta dei medici di base: "Richiami Az? Non firmiamo il consenso"

Il premier Draghi aveva parlato di un certificato per gli under 60 che rifiutano il mix e vogliono il siero anglo-svedese anche per la seconda dose

Vaccini, rivolta medici di base: "Richiami Az? Non firmiamo il consenso"

La campagna vaccinale anti Coronavirus in Italia ha subito un rallentamento dovuto all'incertezza sulle misure guida. Troppi i cambi di rotta del governo e degli scienziati e adesso la gente è disorientata sul da farsi. A complicare la situazione arriva anche la presa di posizione dei medici di base. Sono tanti i dottori - si legge sul Fatto Quotidiano - secondo cui in queste condizioni nessun medico darà mai il proprio consenso alla seconda dose AstraZeneca. “Perché un conto è il medico di famiglia che, che conosce la storia clinica del paziente e un conto è il medico che non ha mai visto né tantomeno visitato chi gli sta davanti e in pochi minuti deve fare l’anamnesi e decidere”, dice Ester Pasetti, segretaria in Emilia-Romagna del sindacato dei medici ospedalieri Anaao.

Nuovo caos - prosegue il Fatto - dopo la decisione del governo di consentire agli under 60 che hanno ricevuto come prima dose di AstraZeneca la libertà di scegliere quale vaccino utilizzare per il richiamo, i medici vaccinatori hanno a disposizione il modulo con il quale il ministero della Salute ha integrato il consenso informato che tutti devono firmare al momento della somministrazione. Modulo con il quale si dichiara il rifiuto della vaccinazione eterologa, che resta fortemente raccomandata, per decidere di completare il ciclo con il vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese. Scelta previo parere del medico, però, che con l’anamnesi deve valutare se ci sono, oppure no, condizioni di rischio che lo sconsigliano.