Coronavirus

Vaccini, senza AstraZeneca addio immunità di gregge. Italia, 40 mln di dosi

Con Janssen e Sanofi in netto ritardo, senza il sì dell'Ema a Oxford-Pomezia la strada per sconfiggere il Covid si fa in salita

Vaccini, senza AstraZeneca addio immunità di gregge. Italia, 40 mln di dosi

L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. I casi di positività restano un numero elevato e la curva non cala come dovrebbe. Si conferma molto alto il dato sui decessi giornalieri e preoccupa la situazione negli ospedali. La buona notizia è arrivata con il via alle vaccinazioni, il V-Day è stato l'inizio di una campagna che durerà mesi, ma forse anche anni. Questa fase - si legge sul Corriere della Sera - è legata all’esito dell’atteso vaccino di AstraZeneca, sviluppato in parte dall’IRBM di Pomezia, dalla quale dovrebbe arrivare il quantitativo maggiore, oltre 40 milioni di dosi. Dopo risultati molto promettenti (la prima pubblicazione dei dati a luglio) l’azienda anglo svedese ha avuto una battuta d’arresto per il dosaggio utilizzato nella sperimentazione.

Ieri in un’intervista al Times il ceo della multinazionale ha annunciato che già in settimana l’agenzia britannica del farmaco potrebbe dare l’autorizzazione. Poi l’esame dell’Ema. Il resto delle dosi per l’Italia sono di Janssen (la valutazione dei primi dati da parte di Ema è appena cominciata), Sanofi-GSK (in ritardo, pronta non prima di fine 2021) e Curevac (da poco iniziata la terza e ultima fase di sperimentazione sull’uomo).

Vaccinare entro settembre il 70-80% degli italiani, per liberarsi della minaccia del virus e tornare alla vita normale sfruttando il vantaggio dell’immunità di gregge. È l’obiettivo - prosegue il Corriere - del piano vaccinale scattato ieri con il V-day. Da gennaio ci sarà un progressivo aumento delle somministrazioni, per avviare entro marzo-aprile la vera e propria vaccinazione di massa nei gazebo, una sorta di scudo protettivo delle comunità, su libera scelta dei cittadini. Due vaccini hanno ricevuto l’autorizzazione dall’agenzie americana Fda: sono targati Pfizer-Biontech e Moderna. Pfizer ha in programma invii bisettimanali fino a raggiungere un totale di 26 milioni di dosi. Da Moderna sono attese circa 11 milioni di dosi.