Costume

Da Israele arriva in Italia la prima bistecca vegetale stampata in 3d

di Roberta Nutricati

Il primo filetto sintetico sbarca nei ristoranti italiani. L'azienda produttrice è israeliana: "Il target sono gli amanti della carne" dice il fondatore.

L’ideatore della bistecca vegetale: “Non credo la carne sintetica avrà un vero mercato da qui a 10 anni”

Il fondatore di Redefine Meat ha svelato da dove è partita l’idea di un prodotto così innovativo a livello globale. Ben-Shitrit infatti ha detto: “Io sono vegetariano. L’unica volta che ho assaggiato una costata è stato in Italia, in un’osteria di Pistoia - racconta - credo che il segreto per aver raggiunto una qualità così elevata, un’esperienza così simile alla carne tradizionale, stia nel fatto che non ho mai voluto fare un prodotto per vegetariani. Il mio target sono gli amanti della carne”. E ha poi specificato il suo posizionamento di mercato: “Noi vogliamo fare concorrenza alle bistecche tradizionali. Nel nostro laboratorio ci confrontiamo con i macellai e gli chef e passiamo la maggior parte del tempo a studiare la carne tradizionale”.

Questa alternativa sostenibile quanto costa? L’azienda produce diversi tagli di carne vegetale: straccetti, kebab di agnello, hamburger, filetti. La pezzatura più cara viene venduta a 50 dollari al chilo. E infine, sulla carne sintetica un’eventuale apertura a quella allevata nei laboratori a partire da una cellula animale, risponde : “Io credo - risponde - che prima dei prossimi dieci anni non ci possa essere un vero mercato per la carne sintetica!".