Costume

Forte dei Marmi, Marco Nereo Rotelli espone alla galleria Bel-Air Fine Art

ANDREA CIANFERONI

Si inaugura il 20 luglio con un vernissage la nuova mostra dell’artista veneziano Marco Nereo Rotelli, un percorso antologico delle sue opere più importanti

La galleria Bel-Air Fine Art di Forte dei Marmi, via Carducci 45, presenta la nuova mostra estiva “Parole in Opera”, mostra personale di Marco Nereo Rotelli. Il lavoro dell’artista veneziano coinvolge più discipline artistiche in una continua ricerca sulla luce, la materia e sulla parola poetica. La mostra è strutturata come un percorso trasversale che inizia attraverso le Porte d’Oro. Nei luoghi abbandonati, esse diventano “luogo-concetto”, metafore per trattenere poesia. Su ogni porta sono dipinti alfabeti del mondo e versi dei poeti contemporanei. Trattate a foglia d’oro, diventano icona: persistenza aurea di ciò che non può essere perduto. Da questi stessi alfabeti eterni scaturiscono le Parole di Pietra e le Parole di Marmo eco della grande installazione ambientale La cava dei poeti (un’intera cava a Carrara scolpita con i versi di poeti contemporanei). Nel 2011 i Libri di Pietra diventano un’installazione con l’opera Lo stato poetico realizzata per la 54ª Biennale di Venezia: “libri-concetto” che riportano versi dedicati all’identitá. Nel 2012 sono stati esposti a Palazzo della Borsa di Genova. Dal 2010 l’artista sviluppa anche la serie Parole di Marmo. “Verba volant, scripta manent” sembra essere il mantra di Rotelli; la sua ossessione per il linguaggio e la scrittura in ogni sua espressione, anche la più atavica, è al centro dei suoi Messaggi per l’Umanità. Come un diario quotidiano Rotelli dipinge su piccole tele 20 x 20 cm linguaggi dimenticati: dai pittogrammi Rapa Nui, ai graffiti Bushman, ai simboli dei Nativi Americani si disvela un mondo di figure e magie individuato dall’artista tra le zone d’ombra della contemporaneità dove resistono linguaggi dimenticati. Sono opere già esposte in centri della cultura internazionale come l’Espace culturel Louis Vuitton di Parigi, il Rocky Mountain College of Art and Design di Denver, o la Smac Gallery di Cape Town. La ricerca dell’artista non si limita alla sola parola, ma coinvolge tutte le discipline artistiche e l’utilizzo di diversi materiali come l’acciaio, che viene utilizzato da Rotelli a partire dall’installazione Voci del Mediterraneo realizzata al Petit Palais de Paris (Francia) nel 2001. L’idea di una poesia dipinta su materia specchiante la realtà è un riferimento costante nell’opera dell’artista e ritorna nell’installazione Save the Poetry ideata per la 53ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La metafora dello scudo si allinea nel percorso in difesa dei linguaggi minori. Infine, la Luce. Essa permea l’opera artistica di Rotelli quasi quanto la parola, anzi ne diventa la sua proiezione, un’illuminazione che è tale in tutti i sensi. Protagonista delle sue installazioni urbane più celebri segna la fine del nostro percorso espositivo, che l’artista stesso definisce “installazioni abitabili dove la luce si fonde con il reale”: i Neon. Nereo Rotelli è nato a Venezia nel 1955, dove si è laureato in architettura nel 1982. Da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che Harald Szeemann ha definito come “un ampliamento del contesto artistico”. Rotelli ha creato negli anni una interrelazione tra l’arte e le diverse discipline del sapere. Da qui il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, fotografi, registi, ma principalmente il suo rapporto è con la poesia che, con il tempo, è divenuta un riferimento costante per il suo lavoro. Nel 2000 ha fondato il gruppo Art Project, oggi diretto da Elena Lombardi e composto da giovani artisti ed architetti, con il quale realizza numerosi interventi e progetti di installazione urbana. Le sue opere sono presenti in musei e importanti collezioni private di tutto il mondo. Prossimamente realizzerà, su invito del critico Mark Axelrod-Sokolov, una grande installazione sulla scrittura a mano per la Chapman University in California ed in settembre lo IULM di Milano gli dedicherà una grande mostra personale. Bel-Air Fine Art, è un gruppo di gallerie internazionale, con sede a Ginevra, fondato 15 anni fa da François Chabanian che, ad oggi, conta 16 sedi distribuite nelle più prestigiose località in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. Visitando la galleria Bel-Air Fine Art si viene immediatamente catapultati in un universo emozionante, un viaggio tra diversi movimenti artistici che affascinano ed incantano. Tra gli artisti rappresentati spiccano alcune star della street art e della neo pop art: Mr Brainwash, Banksy, Alec Monopoly, Cédric Bouteiller ed Auguste, assieme al maestro della “Reverspective” Patrick Hughes che ipnotizza con le sue vedute di Venezia e i suoi musei ideali, Jeff Koons, Richard Orlinski ed alla precorritrice della scultura iperrealista Carole A. Feuerman protagonista, quest’estate, al Bagno Alpemare di Andrea Bocelli, con le sue nuotatrici a grandezza naturale. Il vernissage di “Parole in Opera” si terrà il 20 luglio alle 19:00 alla presenza dell’artista.