Costume

Helmut Newton, San Gimignano ospita una retrospettiva del fotografo tedesco

Matthias Harder, curatore della Helmut Newton Foundation di Berlino, ha selezionato 60 fotografie

di Andrea Cianferoni

Una delle più grandi grande retrospettiva dedicata a Helmut Newton promossa dai Musei Civici del Comune di San Gimignano e prodotta da Opera Civita con la collaborazione della Fondazione Helmut Newton di Berlino sarà inaugurata mercoledì 17 aprile alle ore 18 (durerà fino al 1 settembre 2019) alla Galleria d’ArteModerna e Contemporanea di San Gimignano. La mostra è curata da Matthias Harder, curatore anche dellaHelmut Newton Foundation di Berlino, che ha selezionato 60 fotografie con lo scopo di presentare una panoramica, la più ampia possibile, della lunga carriera del grande fotografo tedesco. L’esposizione si apre con il ritratto di Andy Warhol realizzato nel 1974 per Vogue Uomo, mentre l’opera più recente è ilbellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000. In questo lungo arco di tempo Newton ha realizzato alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo. In mostra si possono ammirare ben 25 scatti di personaggiillustri del 900, tra i quali quello a Gianni Agnelli (1997), a Paloma Picasso (1983), a Catherine Deneuve (1976), ad Anita Ekberg (1988), a Claudia Schiffer (1992) e a Gianfranco Ferrè (1996).

Delle importanticampagne fotografiche di moda, invece, sono esposti alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e per Tierry Mugler nel 1998, oltre a una serie di importanti fotografie, ormai iconiche, per le più importantiriviste di moda internazionali. Helmut Newton, (scomparso nel 2004) è considerato uno dei più celebri fotografi di tutti i tempi. Grande frequentatore dei personaggi del jet set internazionale, ma anche dell’arte edelle cultura, è riuscito ad allargare la platea di estimatori con le foto di moda, ancora oggi iconiche, lo hanno reso celebre in tutto il mondo. Le sue fotografie di moda, infatti, sono andate oltre la normale prassi edhanno intrapreso una narrativa parallela, a volte intrisa di surrealismo o di suspense, come in un film di Alfred Hitchcock, dove, spesso, appare poco chiaro il confine tra realtà e messa in scena e dove gli elementisono mescolati per creare un gioco di potere e seduzione. La sua fotografia ha superato gli approcci narrativi tradizionali e si è intrisa di lussuosa eleganza e sottile seduzione, oltre che di interessanti riferimenti culturalie di un sorprendente senso dell'umorismo. Newton è riuscito a unire la nudità e la moda in maniera sottile, con un senso di eleganza senza tempo.

Il suo lavoro può essere considerato pertanto la testimonianza e l’interpretazione del mutevole ruolo delle donne nella società occidentale. Il senso estetico di Newton èriscontrabile in tutti gli aspetti del suo lavoro, ma è in particolare nella moda, nella ritrattistica e nella fotografia di nudo dove raggiunge vette inarrivabili. Da sempre le donne sono al centro del suo universo,consacrando, con la sua arte, personalità del cinema quali Ornella Muti, Catherine Deneuve, Carla Bruni, solo per citarne alcune. Nel suo soggiorno a Parigi negli anni '70 e '80, Newton affina il suo stile, sfidandoscherzosamente le convenzioni e i tabù. In questo periodo la fotografia di moda comincia ad attirare un pubblico sempre più ampio. Dalla metà degli anni Ottanta i lavori di Newton subiscono un cambiamento: lefotografie cominciano a prendere la forma di una vera e propria narrazione fotografica. Tra i lavori più rappresentativi le campagne in bianco e nero per Villeroy&Boch (1985), una serie di fotografie a colori conMonica Bellucci per Blumarine (1998) e diversi scatti per un calendario di riviste sportive (2002), dove giovani donne vestite in bikini non sono raffigurate in spiaggia ma nel deserto. Negli ultimi anni della suacarriera Newton si trasferisce Monte Carlo. Una location privilegiata per le sue fotografie sarà il garage della sua casa a Monaco, dove le modelle e le auto parcheggiate vengono disposte come in un elegante dialogovisivo, trasformando un luogo apparentemente banale in una originale sala di posa. Tra gli ultimi servizi fotografici passati alla storia, (che non è esposta in mostra) quello nella villa di Vittorio Emanuele e Marinadi Savoia a Ginevra, nel quale la ex famiglia reale si è lasciata trasportare dal grande fotografo indossando,anche in maniera autoironica, onorificenze e diademi. Ed è in qualche modo pensando all’estroartistico del celebre fotografo tedesco che gli studenti di Accademia Italiana di Firenze (specializzata in design, grafica e fotografia) hanno ideato la sfilata di fine anno accademico mercoledì 18 aprile a Firenze chevedrà la presenza dell'attrice toscana Martina Stella, lanciata sul grande schermo da Gabriele Muccino con “L’ultimo bacio”, ospite come testimonial del progetto `Dress the stars´, tenuto a battesimo nella scorsa edizione dall’ex miss Italia Cristina Chiabotto. “Abbiamo ideato questo progetto – spiega il presidente

Vincenzo Giubba - per riprendere al laccio giovani stilisti laureati tra i banchi della nostra scuola, che per l’occasione dovranno creare una mise per personaggi del mondo della moda o dell’imprenditoria, come dellosport o del cinema. Quest’anno tocca a Martina Stella esibire un outfit realizzato da Accademia Italiana”. Stella sarà vestita da Cecilia Rinaldi, ex studentessa di Accademia Italiana, oggi stilista e docente dellascuola. Le creazioni dei giovani studenti di fine corso sfileranno sulla passerella del Tuscany Hall di Firenze con 250 abiti proposti a tema libero.