Le due Fatime ci riportano al Medioevo
Il ministro Minniti più severo (era ora)
Finalmente il nostro ministro Minniti ha cominciato a fare la voce dura sul tema espulsioni e sul modus operandi relativo a migranti e non,radicalizzati e pericolosi.
Ma i fatti di questi giorni riguardano pure chi migrante non è e vuole essere cittadino italiano e europeo.
La storia di due famiglie islamiche radicalizzate e violente con i propri figli sta a significare che il percorso di integrazione è ancora lontano e talvolta nemmeno cercato da chi arriva.
LE DUE FATIMA RASATE E PICCHIATE
La cronaca racconta di due ragazzine a Bologna e Torino.
Per privacy chiamate entrambe Fatima,la prima di quattordici anni rasata a zero da una famiglia di radicali musulmani solo perché voleva vivere come vivevano tutte le sue compagne di classe, la seconda a Torino picchiata ripetutamente solo perché aveva deciso di non sposare un uomo mai conosciuto che la famiglia egiziana aveva scelto per lei.
Ogni giorno ci troviamo di fronte ad accadimenti che nemmeno 50 anni fa nel più profondo del nostro sud avvenivano. Un repentino salto all'indietro nel Medioevo.
UN SALTO NEL BUIO MEDIOEVO
Fortunatamente le due ragazzine hanno avuto il coraggio di denunciare l'accaduto e la risposta della legge di un paese democratico è stata rapida : entrambe sono state immediatamente allontanate dalle rispettive famiglie e protette.
Ma uscendo per un attimo dai luoghi comuni che sempre avvicinano il terrorismo all'Islam radicale un aspetto sembra essere confermato : l'invasione in occidente del mondo islamico sta rischiando di far fare alla cultura europea, un veloce e drammatico salto indietro nel tempo in epoca buie. E' indispensabile che le leggi occidentali siano ferree e, senza se e senza ma, non lascino spazio a comportamenti di violenza e prevaricazione.
TERRORISMO, VIOLENZA ALLE DONNE, CHIUSURA AD ALTRI CULTI.
Molti, pur sorvolando sui facili stereotipi che rapidamente riportano al terrorismo, alla violenza sulle donne, alla totale chiusura a qualsiasi altra forma di culto, si chiedono quale sia il vero valore aggiunto che questi nuovi cittadini portano alla nostra società?
Qualcuno dice più figli, dato che gli occidentali non ne fanno più; forse più manodopera? un aiuto a tenere in equilibrio il sistema pensionistico?
E poi ? Maggiore sicurezza? Certo che no, maggiore apertura verso gli altri? Nemmeno per sogno.
E allora?
Difficile rispondere.
L'ISLAM NON PREDICA IL TERRORISMO
Non certo si può dire che l'Islam predichi il terrorismo ma con buona certezza si può affermare che tutti i terroristi fanatici, predicatori di odio e assassini, dichiarano la fede musulmana.
E' un discorso complesso dalle mille argomentazioni. Ed anche un tema delicato che presta il fianco alle sollevazioni dei soliti 'trinaricciuti' perbenisti sempre pronti a predicare solidarietà ed aperture sulla pelle degli altri.
E non solo riguarda il terrorismo ma pure il rapporto con la donna.
NON E' VIOLENZA PICCHIARE LA MOGLIE, SECONDO IL CONSIGLIO ISLAAMICO
Cosa rimane da dire quando su questo tema la voce del Consiglio Islamico conferma che 'non è ritenuta violenza se le mogli vengono picchiate delicatamente e non sulle parti intime'.
E fa ancora più impressione il recente grido di due donne marocchine stufe di essere picchiate e violentate ripetutamente dai rispettivi compagni che a gran voce hanno incitato le loro connazionali a svegliarsi ' svegliatevi donne, siamo in Italia non in Marocco'.
Certo da noi il femminicidio è una piaga ma afferisce ad assassini, menti malate e non a una cultura religiosa radicata.
NUOVI CITTADINI CHE NON VOGLIONO INTEGRARSI
Molti, non i buonisti dell'ultima ora, si chiedono quale sia il vantaggio di ricevere persone nel nostro paese o in altri europei, senza che queste abbiano alcuna voglia di integrarsi.
Ovviamente non è così per tutti ma l'unica arma che abbiamo per difenderci dai peggiori è la legge nata da democrazie antiche.
Una legge che non può e non deve essere interpretata in maniera unidirezionale vedendo come unico colpevole soltanto la società ospitante che non sarebbe stata in grado di favorire l'integrazione.
LEGGI DI ESPULSIONE PIÙ SEVERE
Deve essere molto chiaro, e questa chiarezza evidenziata da comportamenti coerenti, che chi viene in un paese democratico e ospitale deve aver voglia di integrarsi rispettando usi e costumi locali. In caso contrario non ci può essere convivenza e nemmeno permesso di permanenza.