Costume
"Lo hanno descritto ladro non istruito". La Bruni racconta la vita con Sarkozy
Carla Bruni parla della sua vita con l'ex Presidente della Repubblica francese Sarkozy ai microfoni Marie-Laure Delorme: "uomo di grande gentilezza"
"C'è una cosa peggiore di non essere criticati, non esporsi alle critiche". E' una delle massime di Carla Bruni-Sarkozy. La cantante e moglie dell'ex presidente francese è intervenuta al microfono di Marie-Laure Delorme. La Bruni ha parlato della sua famiglia, con i suoi molti segreti, del suo matrimonio con Nicolas Sarkozy e del suo rapporto con la cultura.
Carla Bruni è nata il 23 dicembre 1967 a Torino da una famiglia borghese piemontese. Suo padre, Alberto Bruni Tedeschi, ricco industriale e collezionista d'arte, è anche un compositore d'opera. Sua madre, Marisa Borini, attrice e pianista. Dalla sua infanzia, si immerge nella musica. "La mia famiglia era una famiglia la cui ricchezza non era il denaro", dice la cantante al microfono di Marie-Laure Delorme.
Pochi mesi dopo aver perso suo padre, a 28 anni, sua sorella maggiore, la regista Valeria Bruni Tedeschi, le rivela che non è la figlia biologica di suo padre. Suo padre, in realtà, è un espatriato italiano in Brasile di nome Maurizio Remmert. "Il mio vero padre è colui che mi ha dato il suo nome e che mi ha cresciuto", dice la Bruni. Il mio equilibrio è il frutto dell'educazione e dell'amore dei miei genitori.
Sposando Nicolas Sarkozy, nel 2008, la Bruni diventa la first lady della Francia, dove è andata a vivere a sette anni. Un matrimonio che alcune persone chiamano opportunista. "Le persone immaginano che per ambizione puoi sposare un uomo che è il presidente della Repubblica. Non immaginano che per qualcuno che è un artista, non è affatto conveniente e tutti non sono in grado di farlo. (...) Tutto ciò era un deterrente per me".
Sposando il presidente, la politica ha invaso la sua vita? "Un po', al momento. Ma non me ne pento". Carla Bruni Descrive suo marito come un uomo di "grande gentilezza", lontano dall'immagine mediatica dell'ex presidente della Repubblica. "È passato per un ladro non istruito. (...) Mio marito aveva un interesse personale per la cultura. Pensava che nei momenti in cui la crisi diventava acuta, era necessario raddoppiare la posta in gioco per la cultura ", dice. "Ahimè, non puoi controllare la tua immagine pubblica e la sensazione che gli altri hanno di te", conclude.