Costume
Margaret Thatcher: all'asta gioielli, abiti e borse. FOTO
L'abito di velluto blu con cui la giovane Margaret Roberts pronuncio' il fatidico si' che l'avrebbe trasformata in Mrs Thatcher. La valigietta rossa, con la corona britannica stampigliata e la scritta 'Prime Minister'. E ancora: la statua dell'aquila americana, regalo di Ronald Reagan per la 'special relationship' tra Gran Bretagna e Usa: sono alcuni dei 350 cimeli "storici e personali" della Lady di Ferro che andranno all'asta da Christie's a Londra il 15 dicembre.
La collezione - che e' stata rifiutata dal museo londinese Victoria & Albert - "rappresenta un'opportuinta' unica per i collezionisti di tutto il mondo di aggiudicarsi oggetti appartenuti al primo ministro del Regno Unito che e' stato piu' a lungo in carica nel XX secolo nonche' l'unica donna ad aver ricoperto questo incarico", sottolinea la casa d'aste, ricordando come quest'anno la Thatcher, spentasi l'8 aprile del 2013, avrebbe compiuto 90 anni. Gli oggetti in vendita scandiscono alcune delle tappe fondamentali della vita dell'ex premier, come l'abito di velluto blu notte che indosso' il 13 dicembre 1951, giorno del suo matrimonio con sir Denis Thatcher. La 'mise' (in blu perche' lui era divorziato), completata da un basco in tinta arricchito da una piuma di struzzo, era ispirata ad un famoso ritratto della duchessa del Devonshire, Georgiana.
Altri lotti portano dritti al numero 10 di Downing Street, occupato dalla Iron Lady per ben 11 anni: fra questi, la valigetta rossa con lo stampiglio reale, la scritta 'primo ministro' e il numero '1'. Oppure la statuetta dell'aquila americana, un dono di Ronald Reagan per il suo "convinto e vivace sostegno ai principi dell'economia di mercato". Da Christie's andranno all'incanto anche alcuni abiti da lavoro e da sera della Thatcher, fra cui il sobrio completo grigio indossato - capelli cotonati e sorriso appena accennato - per un celebre scatto del fotografo Norman Parkinson, oggi conservato alla National Portrait Gallery.
In vendita, inoltre, una serie di gioielli, compresa una collana di smeraldi e diamanti di Chaumet del 1930, pezzo forte della collezione con un valori stimato fino 180mila sterline. Immancabili, infine, le borsette delle Lady di Ferro, fra cui quella in blu navy di Launer divenuta un vero e proprio must. Accessorio d'eleganza ma anche curiosa arma impropria, si narra che la Thatcher terrorizzasse i ministri durante i cabinetti di governo con le sue borsette piene di documenti, al punto che negli anni '80 fu coniato per lei il termine "handbagging", ovvero la politica della borsetta.