Costume
Da Ferrieri nasce il Mokamisù, il classico dolce tiramisù servito in una moka.
Dal patron di SfogliateLab, inventore della Sfogliacampanella con il cuore di babà, il nuovo dessert di origini settentrionali che sarà presentato dopodomani
Dal matrimonio tra la caffettiera più amata dai napoletani, la moka, e il Tiramisù, il dolce italiano per eccellenza, nasce il “Mokamisù”. Sebbene le origini siano ancora poco chiare, contese tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, questo dessert resta una delle ricette più antiche della cucina tricolore ed uno dei dolci più versatili per le decine di varianti. Nella versione classica è composto da strati di biscotti friabili inzuppati nel caffè e farciti con una crema a base di mascarpone. Un dolce a Napoli, patria della sfogliatella e del babà, ha attecchito bene, nonostante le sue origini nordiche. Forse perchè il caffè -ovvero l'ingrediente principale del tiramisù- è un'icona nel capoluogo partenopeo. Così Vincenzo Ferrieri, patron di "SfogliateLab" (storica pasticceria nella piazza di fronte la stazione centrale) e inventore della Sfogliacampanella (la sfogliatella riccia con il cuore di babà), in vista dell'apertura di un suo secondo bar-pasticceria in un locale storico nell’antica piazza dedicata a Dante, ha pensato di creare il "Mokamisù": il tiramisù, fatto secondo la ricetta classica, servito all'interno di una moka, la caffettiera più amata dagli italiani e il "must have" di tutte le case napoletane. "Questa volta ho voluto conferire un tocco di napoletanità a un dolce le cui origini non ci appartengono, ma che piace tanto ai napoletani”, afferma Ferrieri. “Non ho manipolato la ricetta, piuttosto il modo di presentare il tiramisù, che viene servito in una moka che chi lo mangia può tranquillamente portare a casa". " Mi piace pensare che questo dolce, già dal nome rincuorante, presentato in questo modo possa rappresentare la ripresa del nostro Paese”, continua il pasticciere. “La moka è il primo oggetto che utilizziamo al mattino per fare quel caffè che ci dà la giusta carica di energia per affrontare la giornata".
Il Mokamisù sarà il dolce di punta della nuova pasticceria che Vincenzo Ferrieri aprirà dopodomani, all'interno del Complesso di San Domenico Soriano, nei locali che hanno ospitato per un pò di tempo l'ex anagrafe del Comune di Napoli. "Siamo felici per l'avvio di questo nuovo progetto”, commenta Ferrieri. “Ogni nuova apertura rappresenta un grande traguardo che rende ancora più solida la nostra missione: trasmettere e tutelare in Italia e nel mondo la cultura secolare della pasticceria napoletana. Una doppia attenzione verso i nostri clienti, in questa nuova apertura: la prima, quella che ci caratterizza da sempre, orientata alla qualità e all'accoglienza, e la seconda, quella che ci impone il periodo storico che stiamo vivendo, basata su un nuovo modo di vivere i nostri locali, all'insegna della massima sicurezza. Abbiamo pensato e adottato una serie di misure per garantire ai nostri clienti massima sicurezza facendoli comunque sentire a proprio agio. Ad esempio: sistemi di sanificazione e igienizzazione, distanziamento tavoli, personale protetto, asporto e delivery sigillati in totale sicurezza. Ci auguriamo di dimenticare presto questi mesi mettendoci tutto il nostro impegno per tornare presto alla nuova normalità... Noi in primis: anche mio padre è stato affetto da Covid, dedico a lui e a tutti coloro che sono guariti quest'apertura. Un nuovo inizio è possibile!”.