Costume

Ragazzini: "Mi vietano la gonna alla maturità ma andrò con i tacchi a spillo"

di Clara Ventura

Scuola e dress code/ L'intervista di Affari alla star di Tik Tok Angelo Ragazzini, influencer che esprime la sua personalità indossando abiti da donna

Indossare la gonna a scuola ha mai destato polemiche nel tuo attuale Liceo?

"La prima volta che l'ho indossata risale a circa un anno e mezzo fa. Ho letto negli occhi degli studenti e dei professori molto stupore, ma non in senso negativo. Ovviamente non nego che qualche commento discordante c'è stato, ma solo ed esclusivamente sulla lunghezza. Mi ritengo molto fortunato a frequentare questo Istituto che dà ampio spazio alla libertà di espressione. Infatti c' è chi veste crop top, chi canotte, chi gonne corte e chi calze strappate, ognuno segue il proprio gusto e la propria personalità. E' una scuola colorata".

Cosa pensano i tuoi professori delle tue gonne a plissé ormai parte integrante della tua vita scolastica?

"A dire il vero non mi hanno mai giudicato anche perché ho sempre cercato di indossarle con molta classe e finezza, sempre attento a non essere mai scomposto. In generale erano più preoccupati per la mia incolumità, essere un ragazzo molto giovane significava andare incontro a qualche rischio con persone poco ‘carine’ dal punto di vista umano".

Con la Preside hai mai avuto qualche problema?

“Ho avuto bisogno di lei solo una volta, ma non per questo motivo fortunatamente. E' una donna che non si è mai espressa su questo argomento, questa probabilmente è già una risposta".

Se fossero state imposte delle regole sull'abbigliamento più adeguato da indossare a scuola, come ti saresti comportato?

"Avrei cercato un confronto e un dialogo ascoltando i punti di vista della controparte e, in un secondo momento, avrei elencato i miei. Limitare gli studenti ad essere delle persone opposte al loro volere, imponendo un ‘modo di vestire’, credo possa sfavorire l'apprendimento e nuocere al rendimento scolastico".

Molti dirigenti scolastici stanno vietando l'uso di alcuni indumenti ritenuti poco rispettosi per un luogo istruttivo. Credi che vestirsi come meglio si crede sia una mancanza di rispetto?

"Sostengo che più si va avanti e più si fanno mille passi indietro. Ci siamo evoluti su tantissimi argomenti, non deve certo diventare un ‘problema’ qualcosa che non trovo lo sia, posso capire ma non accetto quello che sta accadendo. Sulla parola ‘rispetto’ bisognerebbe soffermarsi più a fondo. Significa innanzitutto ‘libera scelta’ senza ledere i diritti degli altri, anche se in questo modo lo fanno. Onestamente credo che questa parola venga usata più come giustificazione per nascondere determinati concetti che nessuno ha il coraggio di ammettere".