Costume
Sirena d'Oro, il Premio Speciale della Stampa alla Dop Colline Pontine.
Favorire la conoscenza degli oli di qualità, rafforzarne la presenza sui mercati, promuovere il confronto tra produttori e grande pubblico: queste le finalità.
È la Dop Colline Pontine dell'azienda Biancheri di Priverno, in provincia di Latina, l'olio vincitore del Premio Speciale della Stampa assegnato a Sorrento, nell'ambito della cerimonia di premiazione della sedicesima edizione del Sirena d'Oro, il concorso riservato agli oli Dop, Igp e Bio patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e promosso dal Comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania, e la partecipazione delle associazioni Oleum, Aprol Campania, Unaprol, Gal Terra Protetta e Federdop Olio.
Il riconoscimento è stato assegnato da una giuria composta da venti giornalisti delle principali testate italiane, tra cui affaritaliani.it., tra i quali straniere che si sono cimentati sull’analisi sensoriale, sulla valutazione organolettica e sul riconoscimento dei pregi. Una novità per il Sirena d'Oro, che da quest’anno si affianca all'apertura al confronto internazionale.
Ospiti d'onore dell'edizione 2018, le produzioni del Giappone. Forte del gemellaggio con la città di Kumano e degli antichi e saldi legami tra le due comunità, Sorrento ha infatti deciso di invitare produttori nipponici a partecipare al concorso. Sedici le aziende che hanno risposto all’appello inviando i loro oli. Le principali produzioni provengono dalla prefettura di Kagawa dove, grazie al clima mite, da quasi un secolo si coltivano gli ulivi. Da qualche anno, inoltre, anche nell’area metropolitana di Miyazu, a nord di Kyoto, è stata avviata la coltivazione di varie cultivar, comprese alcune italiane.
La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un intervento sul tema “La cucina salva vita e l’insostituibile olio Evo”, a cura di Cesare Gridelli, direttore del reparto di Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino. Sia il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il parlamentare Paolo Russo, Colomba Mongiello, autrice della legge “Salva olio”, il vicepresidente nazionale di Coldiretti, Gennarino Masiello, il coordinatore scientifico di Campagna Amica, Alfonso Pecoraro Scanio, e il presidente di Unaprol, David Granieri, hanno sottolineato la necessità sia di salvaguardare e sostenere le produzioni olivicole di qualità per continuare a dare all’Italia il ruolo ambasciatrice di un prodotto principe delle tavole degli italiani. L’olivicoltura di qualità rappresenta un totem dell’agricoltura italiana, un nuovo modello di sviluppo che mette insieme, territorio, paesaggio, bellezza e qualità della vita. L’unico modello, hanno sostenuto, che è indice di manutenzione del territorio e che può dare speranze di lavoro ai giovani.
A seguire, il momento della premiazione. L’olio extravergine di oliva Igp Toscano del Frantoio Franci di Montenero, nel grossetano, è sul podio più alto dell’edizione 2018 del Sirena d’Oro, sia nella categoria Dop e Ipg che in quella Bio. Sempre nella categoria Dop e Igp, l’olio Dop Colline Pontine dell’azienda di Francesco Saverio Biancheri di Priverno, in provincia di Latina, conquista il secondo posto mentre la Dop Umbria dell’azienda Marfuga di Campello sul Clitunno, nel perugino, il terzo. Gli oli bio dell’Azienda agricola San Salvatore di Giuseppe Pagano, di Giungano, nel salernitano, e del Frantoio Intini di Alberobello, nel barese, si assicurano rispettivamente il secondo e il terzo posto nella categoria Bio.
Premio Speciale Olio dal Giappone è stato assegnato all’azienda Sorai Nouen di Shodoshimacho, nella prefettura di Kagawa, mentre altri due riconoscimenti sono andati al Frantoio Pruneti di San Polo in Chianti, in provincia di Firenze che ha vinto il Premio Speciale Igp Toscano e all’azienda Pietrabianca di Casal Velino Marina, nel salernitano, il cui olio è stato insignito del Premio Speciale Miglior Olio campano.