Cronache
7 febbraio, giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo
Il simbolo della lotta nazionale delle scuole italiane contro il bullismo è un braccialetto con un nodo blu
Martedì 7 febbraio è la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo
Domani, 7 febbraio è la Giornata Mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, è una data e un’occasione per riflettere su un fenomeno ancora troppo diffuso e, soprattutto, su quali possano essere gli strumenti per impedire che episodi di prevaricazione continuino ad accadere. Non solo è importante che i ragazzi e le ragazze imparino a riconoscere le forme di bullismo/cyberbullismo e scoprire come difendersi.
Il 7 febbraio è la giornata nazionale del bullismo e cyberbullismo, tutti i dati
Il bullismo e cyberbullismo sono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Ragazzi e ragazze non si sentono al sicuro sul web e, dopo il cyberbullismo, è il fenomeno del revenge porn a fare più paura, soprattutto tra le ragazze. Secondo una ricerca dell'"Osservatorio (in)difesa" aggiornata al 2022 6 adolescenti su 10 hanno assistito ad atti di bullismo e/o cyberbullismo. Quasi la metà degli adolescenti ha vissuto sulla propria pelle atti di bullismo da parte di compagni (44,9%, che sale al 46,5% nei maschi).
Il cyberbullismo invece colpisce di più le ragazze: il 12,4% delle giovani ammette di esserne state vittima, contro il 10,4% dei ragazzi. A questo si somma la sofferenza provocata dai commenti a sfondo sessuale, subìti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi. Tra le molestie online, le provocazioni in rete, conosciute come “trolling”, disturbano il 9,5% degli adolescenti, ma colpiscono di più i maschi (16% delle femmine (7,2%).
Tra le ansie degli adolescenti italiani sui temi legati a bullismo e cyberbullismo è proprio la violenza in rete a fare più paura. Il cyberbullismo viene infatti percepito da 4 adolescenti su 10 (39,7%) come molto rischioso; ad essere più preoccupati sono i maschi (43,2%), rispetto alle femmine (38,2%).
Al secondo posto troviamo la paura di diventare bersaglio di trolling e di subire molestie online, con il 37,3%. Qui ad essere più preoccupate sono le ragazze (39,5%) contro il 31,7% dei maschi.
La perdita della propria privacy è considerato un rischio dal 33,1% degli adolescenti, con lo scarto di un punto tra femmine e maschi, a favore di quest’ultimi. Il 32% delle ragazze teme di diventare bersaglio di appellativi volgari, cosa che preoccupa solo il 21,8% dei ragazzi. Essere adescate online è l’incubo da una ragazza su 3 (28,4%). Tra i rispondenti al questionario ci sono anche coloro che mettono in pratica atti di bullismo e/o cyberbullismo: 1 ragazzo su 10 ammette di aver compiuto atti di bullismo e/o cyberbullismo, mentre la percentuale si dimezza quando a rispondere sono le ragazze.