Cronache

Aereo Etiopia, anche l'Italia ferma i 737 Max-8.Mezza Europa ha già detto stop

Ultimatum Usa: "Entro aprile il programma va aggiornato"

Dopo la tragedia del volo 302 della Ethiopian Airlines, diversi Paesi e compagnie aeree hanno deciso di bloccare l'utilizzo dei Boeing 737 Max 8. Anche l'Italia lo ha fatto, seguendo le decisoni di Francia e Germania. Uno stop operativo dalle 21 di questa sera. In mattinata era arrivata anche la decisione del Regno Unito: lo spazio aereo sarà chiuso ai 737 Max 8 e una misura simile potrebbe essere adotatta in tutta l'Unione europea dall'agenzia che si occupa di vigilare sul trasporto aereo, l'Easa, secondo indiscrezioni raccolte dall'agenzia Bloomberg.

Martedì anche l'aviazione civile dell'Australia ha sospeso temporaneamente l'uso dell'aereo da e per il Paese; lo stesso hanno fatto le autorità di Singapore - uno dei principali hub del trasporto aereo in Asia -, della Corea del Sud, della Malaysia e dalle compagnie aeree Aerolineas Argentinas e l'indiana Jet Airways, che ha cinque Boeing 737 Max nella sua flotta.

Ieri lo stop al veivolo era arrivato da Cina, Indonesia, Etiopia e Cayman. Gli Stati Uniti hanno deciso di non bloccare questo tipo di aereo, ma hanno chiesto alla Boeing di apportare modifiche entro aprile al software e al sistema di controllo Mcas, Maneuvering Characteristics augmentation system, un sistema che può abbassare automaticamente il muso del velivolo se i dati dovessero indicare un rischio di stallo.

Boeing ha annunciato che procederà ad un aggiornamento del software dell'intera flotta dei 737 Max, dopo le richieste della Federal Aviation Administration, che includono anche un aggiornamento del manuale per l'addestramento dei piloti.

Boeing: Italia, Francia, Germania e Regno Unito mettono al bando il 737 Max 8, l'Ue valuta lo stopCondividi  

E intanto Donald Trump denuncia su Twitter che "gli aeroplani stanno diventando fin troppo complessi da far volare", una "complessità che crea pericolo". "Non sono più necessari i piloti ma piuttosto gli informatici del Mit", afferma, dopo la tragedia del Boeing 737 Max in Etiopia. "Non voglio che Albert Einstein sia il mio pilota. Io voglio che a grandi professionisti del volo sia consentito di prendere il controllo dell'aereo facilmente e rapidamente!", aggiunge invocando "le cose vecchie e semplici".

L'Ethiopian Airlines Boeing 737 MAX 8 è precipitato domenica, in un incidente che ha provocato 157 vittime, tutte le persone a bordo, compreso otto italiani. Si tratta dello stesso tipo di jet della Lion Air che si è schiantato in Indonesia a ottobre, uccidendo 189 passeggeri e membri dell'equipaggio.

La Cina è un grande cliente di questo tipo di velivolo, le compagnie aeree del Paese hanno 96 aerei della famiglia 737 Max nelle proprie flotte. Pechino ha deciso di tenere a terra questi Boeing mentre in India le autorità hanno imposto ulteriori misure di sicurezza alle squadre di manutenzione e agli equipaggi.

I piloti della compagnia argentina Aerolineas Argentinas hanno annunciato, tramite il loro sindacato, che non voleranno su questo tipo di aereo fino a quando non avranno ricevuto "sufficienti informazioni e garanzie". Il titolo Boeing ieri ha perso il 5,36% a Wall Street.

Le cause dell'incidente non sono ancora note: bisognerà attendere l'esame delle due scatole nere - una contenente i dati tecnici del volo e l'altra che registrava le discussioni e gli allarmi nella cabina di pilotaggio - che sono state trovate lunedì. I tecnici dell'Agenzia per l'aviazione civile etiopica verranno affiancati nella indagini da un team tecnico di Boeing e da investigatori della federal Aviation americana.

La famiglia dei Boeing 737 MAX è il motore delle vendite e dei profitti della Boeing: nel mondo sono operativi 350 737 Max 8. Il 737 Max fa anche parte delle trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina: Washington sta spingendo Pechino a piazzare nuovi ordini per riequilibrare la bilancia tra le due maggiori economie del mondo, secondo la stampa statunitense.