Cronache
Al Nord lo fanno meglio. I test Invalsi bocciano le scuole meridionali
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I risultati dei test Invalsi, sottoposti a giugno agli alunni di 13mila scuole, tra statali e paritarie sono stati presentati al Miur e confermano, ancora una volta, le differenze tra Nord e Sud. Le prove hanno lo scopo di misurare i livelli di apprendimento raggiunti nell'anno scolastico dagli studenti relativamente alla comprensione della lettura e alla matematica.
Se nella scuola primaria non si osservano scarti di rilievo, nella seconda classe, il divario è limitato a un massimo di 7 punti in italiano e di 6 punti in matematica, fra la macro-area con il punteggio più alto, il Nord-Ovest, e quella con il punteggio più basso, l'area Sud.
La questione cambia passando alla quinta classe: le due macro aree si situano ancora in testa e in coda nella graduatoria, ma con un distacco di 10 punti, mentre in matematica lo scarto piu' ampio - 11 punti - si registra fra il Nord-Est e, ancora una volta, il Sud.
Al più basso risultato conseguito dal Sud, viene osservato, contribuisce in particolare la Campania, il cui punteggio è sempre al di sotto di circa una decina di punti in confronto a quello delle altre regioni della stessa area, specialmente se si considerano come termine di paragone l'Abruzzo e il Molise.
Le differenze di risultati fra macro-aree si confermano e si consolidano nella classe II della scuola secondaria di secondo grado: li', in italiano, si arriva ad uno scarto di 18 punti per il Sud e di 20 punti per il Sud e le isole. In matematica si raggiungono addirittura 21 e 26 punti.
La competizione tra primi della classe è tutta tra regioni del Nord, in particolare fra la provincia autonoma di Trento, la Lombardia e il Veneto, dove sono stati registrati risultati significativamente superiori alla media nazionale, sia in italiano che in matematica, e sia III secondaria di primo grado che in II secondaria di secondo grado. La Lombardia e la provincia autonoma di Trento ottengono risultati superiori alla media nazionale anche nella scuola primaria. Da sottolineare poi che anche le Marche raggiungono punteggi significativamente al di sopra della media in entrambe le prove, sia nella scuola primaria che in quella secondaria di secondo grado.
In generale, nella prova d'italiano gli allievi hanno mostrato difficoltà ad affrontare testi espositivi, argomentativi e discontinui, ossia meno praticati nella quotidianitaa' dell'attivita' scolastica. In matematica, le domande che hanno messo in maggiore difficolta' gli alunni sono quelle legate all'argomentazione e alla rappresentazione di strategie risolutive.
Si riduce infine il gap tra italiani e immigrati di seconda generazione. Infatti, mentre gli esiti delle prove Invalsi degli allievi stranieri rimangono distanti da quelli degli studenti autoctoni, emerge una considerevole riduzione del divario per gli stranieri di seconda generazione, cioe' quelli nati in Italia e che, solitamente, hanno interamente frequentato la scuola nel Belpaese.