Cronache

Albano ad Affari: "Trump? Lui non ha mai scatenato una guerra. Sogno di tornare a Kiev. Lazza mi piace molto. Elodie? Libera di esprimere chi è davvero"

di Gianmarco Serino

Albano Carrisi ha pronti due brani da sottoporre a Carlo Conti per la nuova edizione di Sanremo. E un doppio album in lavorazione: "Il Festival è un Natale pagano. Il mio primo incontro con Putin..." L'intervista

Albano ad Affari: "Trump? Lui non ha mai scatenato una guerra. Sogno di tornare a Kiev". L'intervista

Il 2 dicembre Carlo Conti, il conduttore scelto per la prossima edizione del Festival di Sanremo svelerà ufficialmente i nomi dei 26 artisti che calcheranno il palco dell’Ariston a febbraio 2025. Dopo la delusione dell'anno scorso, Albano Carrisi punta a convincere quest'anno il direttore artistico con due nuovi inediti. Ma in questa intervista ad Affaritaliani.it con il popolarissimo artista non si è parlato solo di Festival. Albano non si è tirato indietro a commentare le recenti elezioni Usa ed i possibili sviluppi sulla guerra in Ucraina. E ci ha spiegato cosa pensa di chi sta abbandonando X in questi giorni. Per poi tornare alla musica. E a quello che pensa su colleghi come Elodie o Lazza.  


Partiamo da Sanremo: nel caso partecipasse, quale pezzo porterebbe? Ha qualcosa di nuovo in preparazione?

Ho due brani inediti molto interessanti, uno di Maurizio Fabrizio e un poi un altro, il testo l'ho scritto io.

Puo rivelarci i titoli oppure sono ancora top secret?

Il primo si chiama Unica, il secondo, per adesso, è intitolato Forever, ma potrebbe diventare “per sempre”.

Potrebbe raccontarci di che parlano?


Sarà una sorpresa!
 

Allora non resta che aspettare! Restiamo sul festival: secondo lei che differenze potrebbero esserci tra Carlo Conti e Amadeus nella conduzione?

Beh, intanto il soggetto principale è sempre Sanremo. E’ a questa bella e meravigliosa idea che si devono adeguare i conduttori, perché si tratta ormai di un simbolo importantissimo. E’ un Natale pagano che riesce a regalare melodie al mondo intero. Quanta gente è nata a Sanremo ed è cresciuta grazie ad esso? Tanti, e tra questi artisti vi sono anche io.

L'anno scorso ci fu la polemica attorno al caso del canto in napoletano di Geolier sul palco dell’Ariston. Lei che ne pensa? Crede che è un caso che potrebbe ripetersi?

Il napoletano è una lingua, dove è la stranezza? Io non la vedo, a meno che non si vogliano creare degli scoop fasulli.

Tra gli artisti che potrebbero partecipare a Sanremo figura anche Elodie, che negli ultimi mesi è stata al centro di polemiche per la contraddizione tra la sua lotta al patriarcato e le sue esibizioni molto “osé”. Lei cosa ne pensa?

Secondo me ogni essere umano deve esprimere chi è davvero. L’importante è non essere pilotati da nessuno.

Politica e musica: cosa ne pensa di Ellie Schlein che di recente ha cantato un brano con J-Ax?

Beh, è qualcosa che accade ovunque nel mondo. Sarebbe un’ingiustizia non accadesse proprio qui in Italia, dove il canto è quasi un obbligo, ma pensa pure agli Stati Uniti. Cantano, suonano il sax. Abbiamo visto Obama ballare il tango ad esempio. I politici sono esseri umani e l’essere umano ha bisogno anche della musica per esprimere sé stesso.

A proposito di Stati Uniti: non possiamo non chiederle che ne pensa della vittoria di Trump.

Allora. Facciamo una considerazione che è banale, ma importante. Trump è l'unico presidente che non ha scatenato una guerra. Tutti gli altri presidenti americani ne hanno una sulla coscienza. E guerra vuol dire morti, vuol dire distruzione. Con Trump al potere negli Stati Uniti finirà anche questa drammatica, tragica guerra che si trascina da anni ormai. E’ vero che la guerra è in Ucraina e non a casa nostra, ma bisogna considerare il fatto che è non è affatto lontana, e le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro.

Ancora oggi lei risulta  persona non gradita in Ucraina e l’accesso al Paese le è interdetto. Se finisse la guerra tornerebbe a esibirsi a Kiev?

Non vedo l'ora di tornare ad esibirmi a Kiev, in Donbass e a Mosca, perché ritengo quei luoghi parte della mia patria canora.

E' vero che in passato ha conosciuto Putin? Ci può raccontare qualcosa di più?

Sì è vero, l’ho incontrato cinque volte. Ho cantato per lui. L'ho conosciuto nel 1986 in quel di Leningrado quando si chiamava ancora così. E tra noi c’è sempre stato un ottimo rapporto.

Tornando a Trump: Piero Pelù ha dichiarato di essersi cancellato da X, l’ex Twitter di Elon Musk, braccio destro del nuovo Presidente Usa. Dice di averlo fatto perché ritiene “fondamentale dare dei segni chiari di dissenso civile”. Cosa ne pensa?

A Piero Pelù applico la celebre massima di Voltaire: “Non condivido le tue idee, ma farò di tutto perché tu le possa esprimere”.

Però cancellandosi da X ora non le può più esprimere, non trova?

Cavoli suoi, è una scelta sua, e non importa proprio a nessuno.

Che ne pensa invece dell’uscita di Elon Musk sui giudici italiani attorno al caso dei migranti in Albania?

Beh, naturalmente bisognerebbe chiedere a lui. Se ha fatto una sparata del genere vuol dire che ha degli elementi in mano che gli hanno permesso di dire quello che ha detto.

Ha qualcosa in mano?

Non saprei proprio. Poi lui è lontano tante migliaia di chilometri da qui. Oppure, per dirla all’americana, di miglia.

In molti parlano dei dazi che potrebbero essere imposti sui prodotti italiani esportati in America. Lei che è anche produttore di vini e altri generi alimentari, è preoccupato da questa eventualità?

Purtroppo a pagare è sempre la gente comune. Ma non credo, non sono molto preoccupato. Ci sono già tante tasse da affrontare per qualsiasi cosa. E’ tutto molto complicato...

Restiamo negli Stati Uniti: c’è stato l’incontro di pugilato tra Jake Paul e Mike Tyson, che ha visto sconfitta la storica stella della boxe mondiale in un incontro che è stato definito da molti come una sorta di montatura. Ha visto l’incontro? Che ne pensa?

Non ho visto l’incontro, ma quello che mi sento di dire è: che cosa non si fa per i soldi, e per i giovani?

Torniamo alla musica. E' in preparazione un nuovo album oltre alle due canzoni per il palco dell’Ariston?

Sì, siamo impegnati a vocalizzare il nuovo disco. Se parteciperò a Sanremo uscirà proprio in quei giorni e sarà un doppio album.

Tra gli artisti della nuova generazione che si sono affermati in questo periodo, secondo lei ce n'è qualcuno che vale la pena ascoltare più di altri?

L'altro giorno ho sentito un brano di Lazza e mi è piaciuto molto. E’ proprio interessante, ed è talmente bello che mi sarebbe piaciuto cantarlo insieme a lui. Tra le nuove leve poi, ovviamente ci sono quelli che hanno le carte giuste per stare al tavolo e quelli che invece devono lottare ancora per dimostrare il loro talento.

Se si presentasse la possibilità, sarebbe quindi aperto ad una collaborazione con Lazza?

Certo, se lui fosse interessato potrebbe nascere qualcosa di interessante. Ma bisogna prima vedere se lui sia d’accordo.