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Cronache
Alfieri nei guai, "fino a otto interventi in contemporanea". Cento illeciti
Sergio Alfieri

Sergio Alfieri, indagato dai Nas per le false presenze in sala operatoria. Non solo pochi casi isolati

Si complica la situazione di Sergio Alfieri, il chirurgo dell'ospedale Gemelli che ha operato per due volte Papa Francesco. Il medico è accusato di falso in atto pubblico. Gli inquirenti: "Ha approfittato del suo doppio ruolo di controllore e controllato". Tanti, troppi interventi sospetti. Oltre 100 in un arco temporale di oltre due anni "addirittura otto in contemporanea". Interventi - si legge su La Stampa - fatti da più mani ma che nei verbali sono sempre firmati e redatti dal professor Sergio Alfieri. Interventi più o meno invasivi con tempistiche e livelli di difficoltà diversi ma tutti svolti nel blocco operatorio del Policlinico Gemelli di Roma tra le sale dedicate all’attività intramoenia (cioè a pagamento) e quelle per il servizio sanitario nazionale. Tanti malati che entrati nel buio dell’anestesia erano certi di finire nelle mani di chi ha operato il Papa ma invece non sempre era così.

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Come, magari, - prosegue La Stampa - è accaduto il 5 dicembre dello scorso anno, quando Sergio Alfieri presente in sala operatoria era impegnato, quella stessa mattina, fino all’ora di pranzo, a discutere il budget sanitario con la direzione generale con tutti i primari delle unità operative. Almeno questo spiegano i racconti e attestano le firme presenti nel registro operatorio. Ma ora tutta questa complessa attività chirurgica è finita sotto la lente di ingrandimento degli investigatori dei carabinieri del Nas, che nelle settimane scorse hanno sequestrato decine di cartelle cliniche negli uffici amministrativi dell’ospedale romano.

Ieri sera in un’intervista al Tg1 ha spiegato il suo punto di vista, sottolineando di lavorare "dalla mattina alla sera, dalle 7,15 alle 21. Continuerò la mia vita come sempre, mi dispiace solo per i miei figli, per il Gemelli e per il Papa. Hanno accostato a me la sua foto in carrozzina e non l’ho trovato giusto". Intanto gli inquirenti si lasciano scappare qualche indiscrezione: "Ha approfittato del doppio ruolo di controllore e controllato, perché oltre a essere il primario è anche il capo del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche addominali ed endocrino metaboliche. Di fatto è lui che deve monitorare i medici del settore, ma al contempo è uno dei controllati e, a quanto pare, si è fatto prendere la mano".

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