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Cronache
Emilia Romagna, alluvionati multati perché hanno lasciato le macerie in strada
alluvione Emilia

Nel verbale redatto dal “Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente” c’è scritto che “il giorno 28 giugno 2023 alle ore 07:00 nel Comune di Castel Bolognese (Ravenna) in via… X “sono stati rinvenuti rifiuti abbandonati sul suolo stradale quali: lastre a paratia con all'interno materiale assimilabile a lana di vetro, cartone e numerosi sacchi di plastica. All'interno di uno di questi sacchi veniva rinvenuta documentazione cartacea, inequivocabilmente riconducibile al sig. Andrea M.” Risultato: 617 euro di multa se paga subito, sennò la cifra lievita.

La deduzione di chi ha redatto il testo quindi è che tutti quei rifiuti lì presenti e abbandonati, da tutto il paese, sarebbero suoi. Nel verbale c’è anche scritto che “entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla data della contestazione o notifica della violazione, gli interessati possono far pervenire al Presidente della Provincia di Ravenna (RA) scritti difensivi e documenti e possono chiedere di essere sentiti dal medesimo”. Così fa Andrea M. che scrive una mail alla provincia dove chiede di essere contattato, vista l’assurdità della storia. Gli si imputa “la responsabilità di abbandono di molteplici rifiuti in un'area che a causa delle conseguenze dell'alluvione era diventata ‘discarica a cielo aperto’”, di tutti scrive lui stesso nella mail che noi di Affaritaliani abbiamo potuto visionare.

Lo contattiamo. Lui con voce sconsolata: “Guardi non credo più in nessuna istituzione, già prima avevo i miei dubbi, ma dopo quello che ho passato non ho neanche la forza per rispondere a queste allucinazioni”. 

Cosa ha pensato dopo aver ricevuto il verbale?

“Che fosse una fake ma ho chiamato la provincia e mi hanno confermato che il verbale esiste, è vero. Ho scoperto che altre persone hanno ricevuto lo stesso regalino. Quindi da oggi se uno mette delle lettere intestate a Bonaccini nei rifiuti pericolosi abbandonati lungo le strade vuol dire che li ha lasciati il presidente della Regione?”

E’ stato contattato da qualcuno?

“No. Mi viene da dire basta! Ho altro a cui pensare. Ho perso tutto, ho dovuto anche cambiare scuola a mio figlio. Ho pensieri più importanti di questo. Io non pago niente. A questo punto viva Andrea Costa, un romagnolo vero, viva l’anarchia. Dopo questa con me le istituzioni hanno chiuso”. 

 

 

 

 

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