Cronache
Amatrice rinasce: tornerà ad avere il suo centro storico
Ci vorranno anni ma il progetto ormai è alla fasi finali. Soddisfazione in Comune. Il sogno del compianto sindaco Fontanella si avvera
La notizia giunge proprio dal consiglio comunale della città colpita dal tremendo sisma del 24 agosto 2016 e che ancora oggi soffre la mancanza di una vera e propria fase ricostruttiva. Nei primi giorni di marzo il sindaco Fontanella, deceduto da pochi giorni per le conseguenze di un'ischemia, aveva illustrato il progetto ai cittadini durante una conferenza trasmessa anche in streaming sui social network del comune. In quei giorni Fontanella rivolgendosi alla cittadinanza aveva dichiarato: “Ognuno di voi deve essere protagonista. Ognuno di voi può essere l'artefice della ricostruzione, attraverso un approccio positivo, di collaborazione, volto al raggiungimento dell'obiettivo”. Restituire Amatrice ai suoi cittadini era il suo sogno e il suo scopo, e anche se non potrà vedere i risultati, le promesse fatte dopo la sua elezione verranno mantenute.
Dunque, il seme dell'ottimismo sta crescendo in quella che da molti è considerata come una delle mete turistiche d'eccellenza del nostro Paese.
L'architetto Claudia Tozzi, responsabile del secondo settore ricostruzione privata sisma e responsabile unico del procedimento della pianificazione del Comune di Amatrice, si occupa in prima persona anche del PSR (programma straordinario di ricostruzione) e della pianificazione urbanistica attuativa, raggiunta da Affaritaliani.it è entusiasta. “Abbiamo 5.333 edifici che attualmente sono ancora inagibili e da ricostruire. Comprendono sia il centro di Amatrice, sia le varie frazioni che sono 69. Grazie alla nuova normativa e alle ordinanze commissariali del dott. Giovanni Legnini, commissario del Governo alla ricostruzione, questo processo di ricostruzione si è molto semplificato. Ma un grazie lo dobbiamo anche al Sindaco Fontanella che ha lavorato giorno e notte con la struttura commissariale per la semplificazione delle norme”.
Infatti, fra i tanti problemi che imbottigliavano il sistema c'erano le tempistiche per l'approvazione dei vari progetti. “Sì, prima tutti gli interventi erano soggetti a pianificazione urbanistica attuativa e i tempi si allungavano, il Commissario Legnini ci ha messo a disposizione il Programma Straordinario di Ricostruzione (PSR), una procedura molto più agile e multidisciplinare, che non mira solo alla ricostruzione fisica del territorio ma anche a quella economica” racconta da Amatrice la dott.ssa Tozzi.
Ora, come ultimo passaggio il PSR dovrà essere approvato dal vicecommissario Nicola Zingaretti ma i progettisti hanno comunque per le mani la possibilità concreta di dare il via alle progettazioni per mettere in piedi di nuovo tutte le attività produttive di Amatrice. “Ci vorrà ancora qualche mese ma contiamo di vedere il primo cantiere fra luglio e agosto. Sarebbe bellissimo vederlo prima del 24 agosto”, dice la Tozzi.
Amatrice rinasce, c'è voluto molto tempo e ancora ne servirà, ma le cose ormai sono fatte e indietro non si torna. “Una rinascita vera e propria per tutto. Perché la ricostruzione di Amatrice centro, soprattutto per quanto riguarda il corso principale dove ci sono la maggior parte delle botteghe e degli esercizi commerciali, riporterà anche turismo nel nostro territorio”.