Cronache
Animatore pedofilo, rivelazioni dal camping che l'ha assunto: "Noi vittime"
Le rivelazioni dal Camping "Cerquestra", la struttura "accusata" di aver assunto l'animatore pedofilo, nonostante la precedente denuncia
Animatore pedofilo, le rivelazioni dal camping che lo ha assunto: "Siamo anche noi vittime di truffa"
Sembrava essersi trincerato dietro un sonoro "no comment", il camping "Cerquestra", finito al centro di una bufera mediatica - e non solo - per aver assunto il già imputato di un processo per violenza sessuale su una bambina per un altro lavoro a stretto contatto con i minori. Assunzione che ha portato all'abuso su un'altra bimba di sei anni, ospite della struttura con i genitori.
Una semplice negligenza oppure qualcosa di più, rilevante sotto il profilo penale? Sarebbe stata sufficiente una semplice telefonata ai carabinieri della zona per verificare i carichi pendenti del giovane che si era intenzionati ad assumere come animatore del villaggio?
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Affaritaliani.it ha parlato Carlo Calvieri, legale del camping "Cerquestra".
"L’indagine non ci riguarda, non abbiamo ricevuto nessun tipo di atto - fanno sapere ad Affari - Anzi noi riteniamo di essere parte lesa, vittima di un’attività fraudolenta da parte dell’autore del misfatto, che peraltro aveva presentato all’epoca apparentemente un curriculum vitae eccellente, date le esperienze riferite come cultore della materia sia in Italia sia all’estero". In sostanza Gabriele Priori - il 33enne accusato - "ha falsificato proprio curriculum, e non solo: da nostre indagini abbiamo accertato che lui avrebbe raccontato anche bugie in famiglia, dicendo di essere in vacanza sul lago Trasimeno per prendere una boccata d’aria per una settimana".
E come la si mette con i controlli che la struttura avrebbe o meno dovuto effetturare sul soggetto? "Non potevamo sapere che fosse già stato denunciato, ma siamo pronti a costituirci parte civile per tutelare la nostra immagine, gravemente compromessa". Nel frattempo, commentano ad Affari, "non sono state disposte misure di chiusura per il camping, ma solo dei sequestri di materiale relativo unicamente a Priori. Questi, una volta appurato il fatto, è stato immediatamente licenziato e allontanato dal camping".
Animatore pedofilo evade dai domiciliari, la denuncia del padre
Lo stesso Gabriele Priori, peraltro, risulta essersi allontanato per alcune ore dalla sua abitazione in provincia di Ancona, dove si trova agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, per avere abusato di una bambina di sei anni mentre lavorava come animatore. Quando è tornato in casa per lui è scattata la denuncia a piede libero.
La denuncia per evasione dai domiciliari è stata formalizzata alla procura di Ancona competente per territorio ma di quanto successo il 30 ottobre è stata informata anche quella del capoluogo umbro che coordina le indagini sui fatti nella struttura ricettiva. A dare l'allarme è stato il padre del trentatreenne non vedendolo più in casa.