Cronache

Asi, Giorgio Saccoccia nuovo presidente. Altro rinvio per Claudia Bugno

Giorgio Saccoccia e' il nuovo presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). RInviata la nomina della Bugno

Asi, Giorgio Saccoccia è il nuovo presidente

Giorgio Saccoccia e' il nuovo presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Esperto di propulsione spaziale e con un'esperienza di management, ha una lunga esperienza nel settore del trasporto spaziale. Il suo nome, secondo quanto si apprende, e' stato selezionato oggi dal Comitato interministeriale per lo spazio. Saccoccia succede al commissario straordinario Piero Benvenuti, nominato in seguito alla destituzione di Roberto Battiston da parte del ministro Bussetti.

 Asi, nominati tre membri del CdA su quattro

Con il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) sono stati nominati, a quanto si apprende, anche tre su quattro membri del Consiglio di Amministrazione: sono Maurizio Cheli, designato dal ministero per lo Sviluppo Economico; Alessandra Celletti, indicata dal ministero degli Affari Esteri; Luica Riccardi, dal ministero della Difesa. Non e' stato invece designato il quarto componente del CdA, indicato dal ministero dell'Economia, con il rinvio sul nome contestato della Bugno, assistente di Tria.

ASI, DI STEFANO (M5S): SLANCIO A SETTORE AEROSPAZIALE CON NUOVA GOVERNANCE

"Uno degli obiettivi che ci siamo dati in questo governo è dare un nuovo slancio al settore aerospaziale italiano con una governance dell’Agenzia Spaziale Italiana a misura di industria e delle legittime grandi ambizioni del nostro Paese, tra i leader mondiali del settore. Per raggiungere questo risultato abbiamo dato enorme peso al ruolo del COMINT (Comitato Interministeriale) che dalla prima riunione si è imposto di fare ordine nei ruoli e nella programmazione nazionale che era totalmente assente. Uno dei passaggi fondamentali è stato quindi il rinnovo degli organi ASI con la scelta odierna del nuovo Presidente e del suo Consiglio d’Amministrazione. Scelte sulle quali il MoVimento 5 Stelle ha preteso, come sempre, trasparenza, merito e qualità. Il risultato è un organico all'altezza dell’arduo compito che gli si chiede, approvato già per quattro quinti dal Presidente e dai delegati di Esteri, Difesa e Sviluppo Economico. Manca ancora un tassello, quello del MEF, in via di definizione proprio per mancanza di un chiarimento per noi fondamentale. Sono felice che la Lega ci abbia voluto seguire su questa necessità perché per noi sarebbe impossibile accettare qualcosa di differente. Trasparenza e merito sono i nostri fari guida specialmente quando si parla di organismi che gestiscono centinaia di milioni di euro come in questo caso. Stiamo cambiando la politica italiana nel merito e nel metodo e questo deve renderci orgogliosi. Avanti così". Lo scrive su Facebook il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.