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Asteroide YR4 sulla Terra nel 2032, l'astrofisico: “Piccolo e infido, stiamo attenti”

L'esperto: “E' potenzialmente pericoloso ma possiamo solo studiare. Roccia o metallo, cambia tutto”

Asteroide YR4 sulla Terra nel 2032, l'astrofisico: “Piccolo e infido, stiamo attenti”

Segnate la data sul calendario: dicembre 2032, perché in quei 31 giorni potrebbe accadere che l'asteroide YR4 cada sulla Terra. Non provocherà l'estinzione dell'umanità ma potrebbe causare danni anche gravi oppure una psicosi collettiva. Ed è già allerta.

La storia di YR4

Scoperto il 27 dicembre 2024 con il telescopio Atlas (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System) a Río Hurtado, in Cile, si stima che sia largo tra i 40 e i 100 metri. Ora è classificato al livello 3 sulla scala di Torino e quindi merita attenzione da parte degli astronomi. La scala conta 10 livelli, il livello 10 che significa "collisioni certe". L'Esa sottolinea che "è importante ricordare che la probabilità di impatto di un asteroide spesso aumenta all'inizio prima di scendere rapidamente a zero dopo ulteriori osservazioni". Affaritaliani.it ha chiesto a Giovanni Isopi, astrofisico dell'Università di Roma, La Sapienza di tracciare un profilo di questa “palla spaziale”.

Dottor Isopi, secondo le è pericoloso?

“Direi leggermente più della media; è un Neo, Near Earth Object, che si avvicina periodicamente. Misura tra i 40 e i 120 metri ed è stato quasi “nascosto”. Potenzialmente è pericoloso perché interseca l'orbita terrestre”.

Quante sono le probabilità che cada sulla Terra? E dove passerà?

“Poche, l'1,4%. E' vero che è una probabilità bassa ma è sufficiente perché sia degno di attenzione. Dove cadrà? Per ora non c'è certezza ma potenzialmente potrebbe generare un'esplosione come quella di Tunguska nella taiga della Siberia. Era il 30 giugno del 1908 e se fosse caduto in una zona abitata sarebbe stato un disastro”.

Dottor Isopi, dove potrebbe cadere?

“La traiettoria è nota ma c'è un margine di incertezza. Bisogna monitorarlo per essere pronti e studiare meglio. E' come un tiro di dadi”.

Lei scommetterebbe sul 2032 e sulla salvezza della terra?

“Dipende quanto!. E' come se mi chiedesse di scomettere su due tiri di dadi”.

E la probabilità che cada sull'Italia o su un luogo abitato?

“Allora, il 70% della Terra è composto da acqua del mare, quindi il 70% delle possibilità è che cada in mare”.

Quindi cosa fare?

“Osserviamolo e studiamo per capire. Quant'è grande, quanto è denso .. E' metallico? E' roccioso? Perché la natura cambierebbe gli effetti dell'impatto eventuale”.

Viste le dimensioni dovrebbe essere fermato dall'atmosfera terrestre, o no?

“Ripeto, dipende da cosa è composto. In Russia è caduto ma si è frantumato ma se fosse stato metallico avrebbe fatto un disastro. Dipende da tanti fattori. Ripeto osservato speciale... Anche per capire se vale la pena mandargli una sonda incontro e vedere se possibile deviarlo”.

Vengono in mente due celebri film: Deep Impact e Armegeddon...

“Suggestivi ma due pessimi esempi di rigore scientifico”.

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