Cronache
Bergamo, il killer di Sara aveva appuntamento con l'amica. Lei lo sorprende a casa sua, lite e 11 colpi di forbice
"Sono andato via di testa", ha detto il 19enne ai pm. La ricostruzione dei fatti della drammatica notte tra venerdì e sabato
Omicidio Bergamo, il mancato appuntamento con l'amica della vittima. Sara sorprende il killer in casa sua nel cuore della notte e...
Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Sara Centelleghe a Costa Volpino nella Bergamasca, la 18enne uccisa nella notte tra venerdì e sabato con 11 colpi di forbice. Il killer ha confessato, si tratta di un vicino di casa e la sua versione ha dell'incredibile. Sarebbe stato sorpreso in casa della vittima, perché aveva un appuntamento con l'amica di Sara che dormiva lì da lei quella notte. È nato tutto da un incontro mancato. Se i due ragazzi - riporta Il Corriere della Sera - si fossero visti come previsto, forse non ci sarebbe stato l’omicidio di Sara. Al termine di un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri, quando è stato arrestato per omicidio volontario, il diciannovenne Jashan Deep Bashan ha ripetuto la sua versione: "Sono andato via di testa". Come si legge nel verbale dell'interrogatorio, ha affermato di "non sapere" perché abbia aggredito Sara. E tra le lacrime ha aggiunto di essere pentito.
Leggi anche: Costa Volpino, omicidio nella notte: ragazza accoltellata in casa, sangue sul pianerottolo. Arrestato un diciannovenne
Bashan abita nello stesso edificio di Sara, anche se in una scala diversa, ma la conosceva solo di vista. È però amico della seconda ragazza. I due si scrivono e si danno appuntamento. Il ragazzo rientra in auto, la mette nel garage sotterraneo in comune con l’edificio vicino, passa da lì e sale le scale. Intanto l’amica gli va incontro scendendo in ascensore. I due non si incrociano: lei lo aspetta giù, lui entra nell’appartamento. Arriva in camera da letto dove Sara sta dormendo. Il ragazzo nega appunto il movente sessuale, ma fra lui e la ragazza che vive in quella casa si scatena una lite violentissima, la prende a pugni. Poi va in cucina, trova le forbici, le apre ferendosi il palmo di una mano, torna in camera e sferra undici colpi contro Sara uccidendola.
Poi, con i vestiti e i piedi sporchi di sangue, - prosegue Il Corriere - scappa, lasciando una scia di impronte, lungo lo stesso percorso utilizzato all’andata. Ma i carabinieri, grazie anche all'esame dei cellulari dei due "amanti" sono riusciti a ricostruire tutto l'accaduto. Resta il dubbio sul possibile movente sessuale, il killer lo esclude ma si continua a indagare.