Cronache
Bimba uccisa nel catanese, giusto difendere la madre? - SONDAGGIO
Sui social minacce all'avvocato della donna che ha ucciso la figlia di 5 anni nel catanese
Bimba morta nel catanese, insulti e minacce all'avvocato di Martina Patti
Dai social piovono insulti e auguri di subire le stesse sofferenze all'avvocato Gabriele Celesti, che difende Martina Patti, la madre 23enne che ha ucciso la figlia Elena, di nemmeno cinque anni.
Il consiglio dell'ordine degli avvocati (Coa) di Catania, è intervenuto sulle "inaccettabili minacce e aggressioni verbali" nei confronti del legale ricordando che "il ruolo del penalista non è quello di difendere il reato, ma quello di tutelare, sempre un principio sancito dalla nostra Costituzione. L'avvocato, infatti - osserva il Coa di Catania - costituisce un baluardo fondamentale delle libertà e dei diritti dei cittadini, perché tutti, ma proprio tutti, piaccia o non piaccia ad alcuni, hanno il diritto di essere difesi e di ricevere un giusto processo. E per difesa, ovviamente, non deve intendersi la difesa dell'azione criminale, ma quella tecnica".
Molti utenti non sono dello stesso parere e si chiedono se sia giusto difendere chi ha commesso omicidi così efferati. Filomena P. su Facebook scrive: "Gli avvocati devono rifiutare di difendere questi orchi perchè non c'è giustificazione". Giusy A. commenta: "Avvocato, fossi io in lei, ma tutti gli avvocati del mondo, mi risparmierei a fare una figuraccia a difendere una maledetta del genere".
"Che coraggio che hai a difendere quell'essere, in galera deve rimanere a vita", dice Mariella G.
Paola M. invece non si capacita: "Ma come si fa a difendere una persona del genere? Che schifo difendere quella persona uccidete per la seconda volta quella povera creatura".
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Bimba morta, legale: "Mamma spinta da forza sovrannaturale"
"Ha agito come se non fosse lei, come se avesse avuto una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere e non c'è stato un pensiero che l'ha potuta frenare", ha spiegato l'avvocato Celesti tornando sulla ricostruzione fornita sul movente dell'omicidio della sua assistita, Martina Patti. La donna, accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere, per nascondere il delitto aveva simulato il sequestro della bambina da parte di un "commando" armato.
"È stato un interrogatorio drammatico. Lei non è una donna fredda e calcolatrice, ma una donna che sta prendendo consapevolezza del fatto. È ovviamente una donna sconvolta, perchè ha sconvolto non solo la propria vita, ma anche quella della propria famiglia e di quella del suo ex compagno. E le ripercussioni saranno gravi".