Cronache

Calabria, il crollo del viadotto era atteso: "Ci siamo fidati dei tecnici..."

di Antonio Amorosi

Intervista a Pirillo, sindaco di Longobucco: “Molti abitanti del luogo dichiaravano che quando il fiume Trionto va in piena porta tutto dietro"

Ma l’opera è stata contestata da qualcuno? Perché costruire sul letto di un fiume implica...

“Non è mai stato contestato il progetto ma io non sono un tecnico… però mi sono fidato di quello che dicevano i progettisti”.

Come è possibile che nessuno, delle associazioni o dei cittadini, abbia sollevato qualche dubbio?

“C’è stata qualche segnalazione di qualche privato. Erano cittadini che contestavano perché conoscevano il territorio e la portata del fiume Trionto. Molti abitanti del luogo dichiaravano che quando il fiume Trionto va in piena porta tutto appresso”.

Questo è successo già nella storia del fiume? Cioè si aveva anche memoria storica di questi eventi?

“Sì, questo lo raccontavano...”

E quindi era un azzardo...

“Sì”.

Fare un’opera di questo tipo?

“Sì”.

Lei ha cognizione di quanto può essere anche costata questa opera?

“Penso fino ad oggi, parlando di vecchie lire, qualche miliardo”.

Il sindaco poi ci spiega la pericolosità delle altre strade della zona, il disastro in cui versa quest’area, con quelle interne che si spopolano in modo radicale, il comune che originariamente aveva 6-7000 abitanti, la chiusura delle scuole, il comune senza guardia medica, il primo pronto soccorso a un’ora di viaggio.

Nel 2009 abbiamo avuto già un’avvisaglia. Il fiume era andato un’altra volta in piena e aveva portato via qualche pezzo di strada e come comunità montana pare che per danni siano arrivati quasi cinque milioni di euro”.

Come è possibile non siano stati presi provvedimenti tali da evitare una cosa del genere? Perché sul letto di un fiume non si costruisce...

“Io sono medico, non sono un ingegnere o un architetto, quindi mi sono fidato di quello che dicevano i tecnici. Secondo loro il percorso era in sicurezza ma così non si è dimostrato”.