Calenzano, parla il padre della bambina molestata "Don Paolo era di famiglia"
Il padre della piccola commenta "Come potrà vivere mia figlia?"
Calenzano, parla il padre della bambina molestata "Don Paolo era di famiglia"
“Vergogna” questa la parola più ricorrente a Calenzano, dove nella serata di lunedì don Paolo Glaentzer, prete 70enne, è stato fermato dai carabinieri per essere stato sorpreso in macchina con un bambina di 10 anni. I genitori della bimba violentata dal parroco continuano a fare avanti indietro, sotto il sole, davanti a casa del don. Il padre si sente in colpa e, come riporta il Corriere Fiorentino, continua a ripetersi “Era la prima volta che accadeva, altrimenti ce ne saremmo accorti prima. Quando i bambini vedevano don Paolo erano felici; credevamo di avere in casa un amico, un punto di riferimento, ma ha tradito la nostra fiducia”.
I genitori dichiarano "Don Paolo era una benedizione per noi"
Il parroco era davvero uno di famiglia per i due genitori, che vivono con la loro bimba in una casa di proprietà e riescono a tirare a fine mese grazie alla pensione di invalidità del padre della piccola, invalido al cento per cento. Il prete era solito aiutare economicamente la famiglia, allungando cento, centocinquanta euro al mese. “La nostra vita è piuttosto complicata – continua il padre, nell’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino – per questo per noi don Paolo era una benedizione. Veniva a casa a portaci la comunione e in casa celebrava la messa usando il tavolo come altare”
Il padre della piccola commenta "Come potrà vivere mia figlia?"
Lunedì sera don Paolo doveva fare le valige per andare ai Bagni di Lucca e aveva chiesto aiuto alla piccola. I vicini avevano già il sospetto che qualcosa non andasse, non era normale vedere bambini uscire a tarda sera con quell’uomo di 70 anni. “Non sono stato ascoltato da nessuno” dice uno di loro. E tornando a quella sera, i due genitori non riescono a trattenere le lacrime: “I vicini sono venuti a chiamarmi dicendo che il prete stava abusando di mia figlia. Non ci credevo, poi ho sentito le urla della gente e ho avuto un attacco di cuore. Adesso come potrà vivere mia figlia?”.
Il religioso è attualmente agli arresti domiciliari, accusato di violenza sessuale aggravata.