Cronache

Carabinieri Piacenza, "Scappa o quelli ti ammazzano e ti buttano nel Po"

Parla il ragazzo marocchino che ha denunciato la banda. "Ora ho paura che mi uccidano. Mi hanno rotto il naso già due volte"

Carabinieri Piacenza, "Scappa o quelli ti ammazzano e ti buttano nel Po"

La vicenda dei carabinieri di Piacenza si arricchisce sempre più di macabri dettagli. Giuseppe Montella e i suoi colleghi non avevano paura di niente e di nessuno e si sentivano gli assoluti padroni del territorio. Questo è quanto emerge dal racconto di un ragazzo marocchino che li ha denunciati e che ora ha paura. "Mi uccideranno. Montella - dice al Corriere della Sera - l’ho conosciuto da ragazzino, faceva il preparatore atletico a calcio. Non sapevo fosse carabiniere. Nel 2016 mi arrestano con un po’ di hashish preso con gli amici. Carabinieri, ma di via Beverora, del provinciale. Mi affidano in prova con obbligo di firma alla Levante. Entro e trovo Montella: "Se mi dici chi spaccia ti faccio venire a firmare quando vuoi. Lui inizia a pagarmi con fumo e bamba. Ho fatto arrestare almeno trenta persone. Me ne vergogno. Perché poi venivano pestati a sangue e incastrati. Si spezzava la droga, l’accusa diventava spaccio. Li ho aiutati anche io, in caserma".

"Ricordo - dice l'accusatore al Corriere - le urla disumane di un poveretto che era nella “stanza della terapia”, dove tenevano la droga sequestrata. Lo stavano picchiando. E in ufficio si sentiva benissimo. C’era anche il comandante" Poi è toccato a me, volevo smettere e mi pedinavano. Hanno iniziato a picchiarmi. Mi chiudevano nello stanzino, due mi colpivano e due fingevano di volermi aiutare. Calci, pugni. Mi ha rotto il naso due volte. Poi ho deciso di confidarmi con il maggiore Papaleo. Gli ho raccontato e mi ha detto: “scappa o ti ammazzano, ti buttano nel Po”. Il ragazzo conferma anche i festini. "In caserma, un giorno mi chiama Montella e dice. vieni qui, sto sco.... E mi fa vedere una ragazza tossica che faceva sesso con lui in cambio di droga".