Cronache
Bove, attacco epilettico in campo e stallo al cuore. Il medico di Milan e Roma ad Affari: "Partite ravvicinate e fisici iper stressati, così i calciatori sono a rischio"
Mario Brozzi: "Gli atleti sono sottoposti a stress fisici paurosi, Edo è un leone e tornerà più forte"
Caso Bove, l'ex medico di Roma e Milan, Mario Brozzi ad Affaritaliani: "I fisici degli atleti sempre sotto stress, ma sono certo che Edoardo tornerà più forte di prima".
Ha vinto uno scudetto con la Roma, ha seguito il rientro di Totti dopo l'infortunio alla caviglia e ha curato al Milan campioni come Ibrahimovic, Higuain e Donnarumma. Sempre a bordo campo come medico sociale: Mario Brozzi è uno dei più grandi esperti d'Europa nella medicina dello sport e ha ricostruito con Affaritaliani il caso che ha visto come protagonista Edoardo Bove.
Dottore cosa è successo a Bove?
"Ha avuto un attacco epilettico e la scarica fortissima ha mandato in stallo il cuore, per fortuna lo staff medico capitanato da Luca Pengue, uno dei più preparati della Serie A, ha capito subito la gravità intervenendo tempestivamente ed evitando il peggio".
Si può anche morire in campo così?
"Il rischio c'è anche se va sottolineato come la medicina dello sport abbia fatto enormi passi in avanti".
Però ancora capitano infortuni simili...
"E capiteranno sempre perché ci sono patologie latenti che non possono esser diagnosticate. Se a questo aggiungiamo che i fisici dei calciatori di Serie A sono iperstressati per i tanti allenamenti e partite si capisce per quale motivo ci troviamo davanti a casi simili".
In quei momenti cosa si prova dal punto di vista del medico sociale?
"Sicuramente si perdono dieci anni di vita in una manciata di secondi (ride, ndr). Scherzi a parte serve freddezza e tempestività. Un secondo in più può costare una vita".
Ma si può giocare in serie A soffrendo di epilessia?
"Certo, naturalmente l'atleta va monitorato al massimo e serve una cura specifica ma non ci sono risvolti sulle prestazioni".
Bove quindi tornerà in campo?
"Certo. Edoardo è un leone e sono sicuro che tornerà più forte di prima".
Le è mai capitata una cosa simile in carriera?
"No anche se ci sono andato molto vicino...".
Cioè?
"Batistuta prese un calcio violentissimo in bocca da Cannavaro che voleva spazzare la palla e invece prese Gabriel. Lui svenne e dovemmo fargli la manovra cardiaca per rianimarlo. Pensate che sullo scarpino di Cannavaro rimasero i segni dei denti del nostro bomber...".