Cronache

Caso Palamara: le chat con il M5s.Amicizia con De Vito e incontro con Lombardi

L'ex boss di Unicost tramite il presidente del Consiglio comunale di Roma ha preso contatti anche con i grillini

Caso Palamara: le chat con il M5s.Amicizia con De Vito e incontro con Lombardi

Il caso Palamara continua a tenere banco. L'ex boss di Unicost, a processo a Perugia per corruzione aveva anche rapporti con il M5s. Nelle chat agli atti dell’inchiesta sull' ex consigliere del Csm, spuntano - si legge su Repubblica - gli scambi WhatsApp con alcuni tra i 5S più in vista di Roma. Su tutti c’è Marcello De Vito. Continui e ripetuti sono i botta e risposta con il presidente del Consiglio comunale, arrestato a sua volta per corruzione per poi tornare al proprio posto in Comune dopo 107 giorni di carcere. Siamo nel novembre 2017 e Palamara e De Vito cominciano a chattare. De Vito fa da intermediario per due colleghe grilline. «Ho appena sentito Roberta (Lombardi, ndr) che mi ha detto avrebbe piacere di conoscerti», scrive al pm il 6 dicembre 2017. Il 2 agosto 2018 è il turno della deputata 5S Giulia Sarti: «Ciao Luca, ieri ho visto la Sarti. Sarebbe ben contenta di incontrarti. Mi sono permesso di lasciarle il tuo numero». Il magistrato risponde così: «Bene! Se non dovessi rispondere perché al mare può mandarmi sms e la richiamo».

Agli atti del processo c'è anche una breve chat tra il pm e Roberta Lombardi (salvata come “Robi Lombardi Five Star” nella rubrica di Palamara) in cui i due organizzano un appuntamento all’hotel Adriano "per stare più tranquilli". Contatta da Repubblica, l’ex onorevole M5S spiega così quegli scambi: «Ero candidata alla presidenza della Regione Lazio. Spinsi io per incontrare il magistrato? No, fu De Vito a presentarmi sia il costruttore Parnasi (poi arrestato nell’inchiesta dello stadio di Tor di Valle, ndr), che non fidandomi incontrai alla Camera, e Palamara. Mi sembrarono appuntamenti strani. Nel caso del pm mi sfuggiva completamente il nesso. Parlammo 30 minuti. Ricordo solo di essere uscita perplessa dalla chiacchierata. Sapeva che non mi sarei mai occupata di giustizia. Di certo non immaginavo che sarebbe finito sotto inchiesta".