Cronache

Caso Palamara, "Se questi mandano al Quirinale il Cav o la Casellati..."

L'ex boss di Unicost contro un collega: "Criticare la legge Severino è di una gravità incredibile. Fra poco si dimette"

Caso Palamara, "Se questi mandano al Quirinale il Cav o la Casellati..."

Il caso Palamara continua ad essere di stretta attualità, anche dopo l'intervista rilasciata dall'ex boss di Unicost indagato a Perugia per presunta corruzione, che ha ammesso di aver sbagliato sulla questione Salvini-Diciotti: "Ho usato un'espressione impropria" e ha confermato anche le cene con Lotti: "Non sapevo fosse indagato", affermando anche che le correnti del Csm per le nomine "sono una scorciatoia". La Verità pubblica altre intercettazioni che confermano come i magistrati facessero anche politica. Palamara, parla con il presidente dell'Anm Francesco Minisci, delle dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente dell'Anm Antonio Sangermano, che aveva dichiarato che la legge Severino su Berlusconi non doveva essere retroattiva". Palamara si rivolge al collega: "L'ho chiamato (Sangermano ndr), e gli ho detto che quei passaggi non mi sono piaciuti. Il fatto è molto grave, e il riferimento a Berlusconi mina la credibilità guadagnata negli anni". Minisci replica: "Non abbiamo bisogno di Sangermano".

Palamara poi parla anche con il procuratore Paolo Auriemma, preannunciando - secondo quanto riporta La Verità - l'effetto di un intervento: "Fra poco si dimette". Auriemma replica, dicendo che l'intervista di Sangermano non gli sembra così scandalosa. Allora Palamara va su tutte le furie: "Mai saputo che anche tu fossi berlusconiano e di destra, la destra di Unicost è in leggera estinzione". In una chat di gruppo, emerge la preoccupazione per un possibile governo di destra. Valerio Savio, ex vicepresidente Anm, secondo quanto riporta La Verità si preoccupa con i colleghi: "Pensate se a Natale ci ritroviamo una maggioranza Lega-Meloni-Berlusca". Il pm Alberto Galanti risponde: "Berlusca lo cestinano, non gli serve più". Ma Savio incalza: "E se lo mandano al Quirinale?". Questa volta a rispondere è Marco Patarnello, magistrato di sorveglianza di Md: "Non mandano Berlusconi al Quirinale, ma la Alberti Casellati. Perchè questo lo possono fare".