Cronache
Che fine ha fatto Roberto Da Crema, il Baffo delle televendite

Ai tempi d'oro vendeva più di Mike Bongiorno, oggi si dedica alla pesca, mentre i figli gestiscono l'azienda da lui fondata
Negli anni '80 e '90, Roberto Da Crema è stato il re delle televendite, ecco cosa fa oggi
Il re delle televendite degli anni '80 e '90, Roberto Da Crema, famoso per la sua gestualità ed enfasi nell'incoraggiare il pubblico a chiamare e acquistare i prodotti, si confessa a ruota libera su Radio 24, a Off Topic affermando: "Nella mia carriera ho venduto anche delle croste, la gente pensa che io pippi invece non fumo neanche le sigarette".
Da Crema è noto anche come 'Il Baffo' e la sua attività imprenditoriale non sempre è stata sulla cresta dell'onda. All'inizio del 2000 è stato condannato per bancarotta fraudolenta a causa del fallimento di due società, per questo ha scontato la pena detentiva di tre anni in carcere. Una volta uscito, è riapparso in tv partecipando al reality La Fattoria.
In merito al suo modo di fare nell'intervista sottolinea: "Non sono molto forbito, esterno con gestualità e sentimento. Sono veemente tutto il giorno e quando mi incazzo divento calmo. Ho fatto la terza media e quando sono stato ospitato dalla Bocconi e alla Sapienza per parlare di gestualità e opera di convincimento ho spiegato le cose con veemenza. Una volta in Bocconi mi hanno chiesto di promuovere un libro senza però parlare del titolo, della copertina, dei contenuti, del prezzo. E cosa ho fatto? Per istinto ho preso il libro, l’ho buttato a terra, ci sono salito sopra e ho detto 'il libro ti fa crescere'. Il pubblico è impazzito".
Oggi, Roberto vive a Lampedusa con la moglie Roberta e si dedica alla pesca, mentre i suoi figli gestiscono l'azienda che ha fondato. Circa la sua comunicazione spiega: "Ho capito che il mio modo di comunicare era efficace perché ho venduto nei mercati, mia mamma vendeva maglieria, e la gente mi diceva che ero un fenomeno, mi dicevano che nelle tv commerciali che stavano nascendo avrei spaccato tutto. Ci credevo, sudavo ed esternavo e la gente mi guardava aspettando che crepassi con quest’asma. Poi non sono crepato e ho girato mezza Europa e l’America. Ho guadagnato un po' anche perché non bevo e non mi drogo. Invece la gente dice sempre 'chissà questo qua quanto pippa' e invece non fumo neanche le sigarette".
Poi Roberto ricorda quando la sua carriera ha incrociato l’universo Mediaset. "Un giorno Mike Bongiorno, di fronte a quelli di Publitalia, mi dice: 'Venga qua a vendere con me'. Loro non potevano dire di no a Mike Bongiorno che mi chiamava in video. Figuratevi io, il contadino nazional popolare con trent’anni alle spalle di tv minchia, si trova al fianco di Mike, un maestro. Ho colto la palla al balzo e facevamo una televendita io e una lui".
"Mike si divertiva, ma le televendite con lui prendevano tipo 850 chiamate, lo stesso prodotto con me 1300 chiamate. Vengo chiamato ai piani superiori di Publitalia e mi dicono 'Baffo, ci guardi in faccia, lei è un personaggio ma è successo questa cosa ma… non è successo niente. Ci siamo capiti?'. Alla fine mi hanno dato un pacchetto di telepromozioni a parte dicendomi che se usciva questa cosa che vendevo più di Mike erano rovinati”, conclude Da Crema.
A proposito di Giorgio Mastrota afferma: "Mastrota? Quando mi vede mi ringrazia, ma gli dico che è troppo automatico e meccanico, vorrei vedere in lui un po' di sudore. Gli consiglio di non leggere il gobbo perché i gobbi portano fortuna ma non vanno letti".