Chicco, bufera social per lo spot pro natalità
Spot Chicco, polemiche sul web: "Pubblicità fascista", "No, ha ragione"
"Non sarà il 1982 o il 2006 ma anche quest'anno le notti possono ancora diventare magiche". Con queste parole Chicco ha postato sui social e su Youtube Il video del nuovo spot in onda in tv che sta sollevando un vespaio di polemiche.
L'azienda di prodotti per l'infanzia si riferisce ai due anni in cui la Nazionale italiana. E infatti la voce fuori campo dello spot recita: "Per la prima volta dopo 60 anni l’Italia non gioca il Mondiale. Una tragedia”. Perché? Perché “ogni urlo di allegria, ogni gesto di esultanza, ogni Mondiale vinto finisce sempre con il baby boom. Un’esplosione dell’indice naturale di natalità, una pioggia di neonati che ci ha allagato di ottimismo facendo dell’Italia una nazione straordinaria”.
Poi l'invito: “Facciamo un altro baby boom! Abbiamo bisogno di migliaia, milioni, trilioni di bambini che ci aiuteranno a crescere portando l’Italia dove è giusto che stia”.
E a questo proposito lo storico slogan dell'azienda viene attualizzato: da "Dove c'è un bambino" a "Dove ci sarà un bambino".
Insomma, a tutti gli effetti uno spot pro natalità da parte di un'azienda (privata) che produce prodotti per bambini. Non una pubblicità di qualche ente pubblico o di un ministero. Eppure il pubblico social, in larga parte, non ha gradito.
"Si dice che se ascolti l'audio di questo spot al contrario, senti un discorso di Mussolini", commenta una utente di Facebook. "Per me è davvero OSCENO. Ma si, facciamolo dovunque e con chiunque, in qualunque modo..accoppiamoci come conigli, tanto poi ci pensa il Signor Chicco. Ma siete seri?", commenta un'altra.
"Dite, facciamo crescere l'Italia ma la produzione abbigliamento Chicco dov'è? All'estero!!!”, attacca un altro. Mentre qualcuno commenta amaro: “Se potessi, farei 2, 3, 10 figli, ma non credo che l'azienda me li crescerebbe o mi darebbe una mano a livello economico. È facile, troppo facile dire "fate figli", poi come li mantengo?”.
In molti utenti però difendono lo spot e la Chicco che, in quanto azienda privata, può dire, fare e schierarsi come vuole. Plauso anche da parte di alcuni politici. Giorgia Meloni esulta su Twitter: "Questo simpatico spot pro natalità sta scatenando indignazione, insulti e inviti al boicottaggio verso l’azienda Chicco. Reputo tutto ciò surreale, perciò lo ripropongo condividendo pienamente il suo messaggio. Io sto con #Chicco!"
Sulla Stessa linea Gianni Alemanno: "Ed ecco il TERRIBILE spot della #Chicco in cui un’azienda che vende prodotti per l’infanzia si permette nientepopodimeno che, di invitare a fare bambini. Davvero inaccettabile direi..."