Cronache

Chiesa, il Papa caccia padre Enzo Bianchi da Bose: "Clima non fraterno"

Il Vaticano ha riscontrato nella struttura una "situazione tesa" nei confronti del suo successore il priore Luciano Manicardi

Chiesa, il Papa caccia padre Enzo Bianchi da Bose: "Clima non fraterno"

Arriva una decisione forte da parte del Vaticano, cacciato dalla comunità monastica di Bose il padre fondatore Enzo Bianchi. Per ordine della Santa Sede con un decreto firmato dal segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin. E con l’avallo, sofferto, del Papa.La tempesta nel centro religioso del Biellese - si legge sulla Stampa - si è abbattuta dopo una lunga a approfondita ispezione di tre inviati del Pontefice, padre Guillermo León Arboleda Tamayo, padre Amedeo Cencini e madre Anne-Emmanuelle Devêche, che hanno alloggiato nelle celle di Bose dal 6 dicembre al 6 gennaio scorsi. I tre «visitatori apostolici» hanno appurato che «gravi problemi» minano «l’esercizio dell’autorità interna ». E lo hanno scritto nella loro relazione consegnata alle autorità vaticane. Fuori dall’ecclesiale: Bianchi «deve separarsi dalla Comunità» perché dopo essersi dimesso, nel gennaio 2017, ha continuato a imporre la sua autorità di fondatore, mettendo in difficoltà il suo successore, il priore fratel Luciano Manicardi. "Non ha saputo fare davvero un passo indietro, e neanche di lato", è l’accusa mossa da decine di confratelli a padre Bose.