Chiese chiuse diventano pub o moschee: il declino del cristianesimo in Europa
In tutta Europa sempre più chiese e trasformate in supermercati, pub o moschee. Ecco i numeri che dimostrano il declino del cristianesimo
La messa è finita, come direbbe Nanni Moretti. Oppure "la Santa messa è sospesa per mancanza di fedeli", come ha scritto lo scorso aprile don Mario Sgorlon su un cartello attaccato al portone della sua chiesa, parroco di Sant'Erasmo, isola a pochi metri d'acqua dal Lido di Venezia. È il momento di dirlo: in Europa, e non solo, il cristianesimo sta morendo. Trovare i motivi può essere complicato, ma una cosa è certa: il declino sembra irreversibile, a meno di colpi di coda e nuovi "salti di fede", per dirla alla Kierkegaard, che al momento paiono difficilmente pronosticabili.
CHIESE CHIUSE, TUTTO COMINCIA IN SCANDINAVIA
Dovunque nel Vecchio Continente le chiese chiudono e diventano altro. Ristoranti, palestre, supermercati, piste da skateboard, persino cinema a luci rosse. O, in casi sempre pià frequenti, moschee. I numeri sono impietosi. Il fenomeno è cominciato da diversi anni nel Nord dell'Europa per poi espandersi allo zoccolo duro del cattolicesimo come Italia, Francia e Spagna. Tutto, come detto, parte dalla Scandinavia. In Svezia ormai meno del 5 per cento dei cittadini frequenta regolarmente la chiesa. Percentuale che scende al 3 per cento in Norvegia. In Danimarca circa 10 mila persone hanno abbandonato la chiesa nel giro di soli tre mesi, tra aprile e giugno 2016, in seguito a una massiccia campagna pubblicitaria promossa dalla società atea, una delle associazioni che riceve più fondi privati nel paese.
CHIESE CHIUSE IN EUROPA, DATI IMPIETOSI
Ma la decristianizzazione ha rapidamente preso piede anche più a Sud. In Olanda la gerarchia cattolica stima di dover dismettere due terzi delle proprie chiese cattoliche entro il 2025. E quelle protestanti non se la passano certo meglio. Anche in Germania la chiusura delle chiese è all'ordine del giorno dall'inizio degli anni Duemila, spartiacque che ha segnato il cambio di passo del declino della cristianità. Anche in Belgio centinaia di chiese chiudono e vengono riconvertite. Solamente a Bruxelles oltre 100 luoghi di culto rischiano la chiusura.
CHIESE CHIUSE, IL DECLINO IN GRAN BRETAGNA
Non sta certo meglio la chiesa anglicana. Il numero dei non religiosi ha ampiamente superato quello dei religiosi in tutta la Gran Bretagna. Tra il 2012 e il 2014 la percentuale di britannici che si identificano come anglicani è scesa dal 21 al 17 per cento. Dati che hanno fatto prevedere ad alcuni esperti che entro 15 anni l'anglicanesimo sarà praticamente sparito.
FUNERALI FAI DA TE IN AUSTRIA E ALTO ADIGE
Continuando a spostarsi verso Sud le cose non migliorano, anzi. In Austria, paese dalla grande tradizione cattolica, addirittura il 75 per cento delle parrocchie rischia la chiusura. L'arcidiocesi di Vienna ha avviato un drammatico piano di ridimensionamento che la porterà a contare 150 parrocchie al posto di 660. Non mancano solo i fedeli, ma anche i preti, tanto che da tempo è permesso officiare i funerali a semplici fedeli preparati e dotati di alcuni prerequisiti fondamentali. Pratica che si è diffusa anche in Italia, in particolare nella diocesi di Bolzano e Bressanone.
LA MANCANZA DI PRETI
D'altronde la scarsità di clero è un problema tanto quello della scarsità di fedeli. Restando alla diocesi di Bolzano e Bressanone, entro 20 anni si stima che i sacerdoti scenderanno da 177 a 50. un problema riscontrabile in centinaia di diocesi in tutta Europa. In questo contesto si inserisce anche la possibile apertura al sacerdozio a figure nuove come uomini sposati. Un'ipotesi che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza ma che invece non appare più così impossibile.
CHIESE CHIUSE E TRASFORMATE
Edifici che una volta erano di culto diventano così tutt'altro. Ad Arhhein, Olanda, la grande chiesa di San Giuseppe è diventata in una sala da skateboard. La chiesa di Saint Paul a Bristol è diventata una scuola di circo. A Edimburgo una chiusa luterana è diventata un pub con decorazioni di Frankenstein. Altrove diventano librerie, negozi, cinema, supermercati.
LE CHIESE CHE DIVENTANO MOSCHEE
Ma accade sempre più spesso che le chiese restino edifici religiosi. Solamente, siano dedicate a i fedeli di un'altre religione. In Francia ci sono quattro esempi di chiese cattoliche trasformate in moschee: a Lille, Nantes e Graulhet. E qualche giorno fa è stato annunciato che la moschea di Sesto Fiorentino sorgerà su un terreno della diocesi che è stato venduto alla comunità musulmana.
IL PROBLEMA DEMOGRAFICO
D'altronde si tratta anche di un fatto demografico. La popolazione europea continua a invecchiare e la natalità continua a scendere. I cristiani in Europa dovrebbero essere 100 milioni in meno entro il 2050. In Gran Bretagna il numero dei musulmani praticanti dovrebbe a breve superare quello dei cristiani praticanti. È l'età a fare la differenza, come chiarisce il dato della Francia, dove il 65 per cento dei cattolici praticanti ha più di 50 anni mentre il 73 per cento dei musulmani praticanti ne ha meno di 50. Semplice capire quali saranno le proporzioni future.
L'EUROPA DICE ADDIO ALLA SPIRITUALITA'
Nel frattempo il presidente turco Recep Tayyp Erdogan continua a finanziare la costruzione di importanti centri di culto musulmani in Europa, come la nuova moschea di Strasburgo, che costerà all'incirca 30 milioni di euro. La stessa cosa la fanno da tempo Qatar e Arabia Saudita. L'Europa, al contrario, vive tra due pericolosi estremi: il "politicamente corretto" che fa sparire le croci delle chiese dalle pubblicità e i pericolosi ritorni di estremismi di destra. E la spiritualità? Quella rischia di farsi andare a benedire. La messa è sospesa. Resta da capire se è rinviata a data da destinarsi oppure è davvero finita.
@LorenzoLamperti