Concorsi pubblici, 1300 assunzioni presso il Ministero dell'Interno - Affaritaliani.it

Cronache

Concorsi pubblici, 1300 assunzioni presso il Ministero dell'Interno

Le procedure di selezione, a seguito dell’entrata in vigore della recente riforma voluta dal ministro Brunetta, sono diventate più agili

Concorsi pubblici, previsti bandi per assumere oltre 1.300 unità al Ministero dell'Interno

Dopo l’immobilismo determinato dalla pandemia, e dalle relative difficoltà logistiche e organizzative, la macchina dei concorsi pubblici ha ripreso a funzionare a pieno regime. Le procedure di selezione, a seguito dell’entrata in vigore della recente riforma voluta dal ministro Brunetta, sono diventate più agili; ragion per cui, i bandi di concorso vengono pubblicati con frequenza maggiore, specie da parte degli enti pubblici che hanno bisogno di rinnovare il proprio organico. A dare ulteriore slancio all’organizzazione dei concorsi ci sono anche le scadenze legate all’attuazione delle misure previste dal PNRR, che interessano svariati dicasteri. Tra questi, c’è il Ministero degli Interni che, entro l’anno, dovrebbe procedere all’organizzazione dei concorsi per l’assunzione di oltre 1.300 nuove unità.

Grazie al cosiddetto “decreto Milleproroghe”, è stato esteso al 31 dicembre 2022 il termine ultimo per l’organizzazione dei concorsi pubblici funzionali alla selezione di 1.360 nuove unità da assumere presso il Ministero dell’Interno. In sostanza, i concorsi già autorizzati potranno essere banditi entro la fine dell’anno; come si legge al comma 14 dell’articolo 1 del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, “le procedure concorsuali già autorizzate per il triennio 2018-2020 e per il triennio 2019-2021, rispettivamente ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 aprile 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 134 del 12 giugno 2018, e ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 agosto 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 234 del 5 ottobre 2019, possono essere espletate sino al 31 dicembre 2022”.

Concorsi pubblici, i profili richiesti dal Ministero dell'Interno

Come già accennato, i prossimi bandi di concorso pubblicati dal Ministero degli Interni saranno finalizzati all’assunzione di 1.360 nuove unità, da inserire nell’organico del dicastero. I posti disponibili saranno destinati a diversi profili, ossia prefetti (130), consiglieri (70) e dirigenti di seconda fascia (10); gli altri profili sono unità da inserire nelle aree funzionali II e III (con inquadramento economico F1 e F2). Maggiori dettagli saranno certamente comunicati all’interno degli appositi bandi di concorso, consultabili in Gazzetta Ufficiale, sul portale istituzionale del Ministero (nella sezione dedicata alle procedure concorsuali) oppure tramite un portale specializzato come www.concorsipubblici.com.

Concorsi pubblici,  i requisiti e le prove d'esame

Trattandosi di un concorso pubblico, i partecipanti dovranno anzitutto essere in possesso dei seguenti requisiti generici: possesso della cittadinanza italiana; maggiore età; godimento dei diritti civili e politici; posizione regolare nei confronti degli eventuali obblighi di leva; non aver riportato condanne penali per reati che comportano l’estromissione dagli uffici pubblici; non essere stato dispensato o destituito dall’impiego presso una pubblica amministrazione; non essere stato licenziato da un impiego statale.

Per ciascuna tipologia di profilo, il bando di concorso indicherà anche quali sono i requisiti specifici necessari alla presentazione della domanda di partecipazione. Il più importante è certamente il titolo di studio; sarà indispensabile essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e non è difficile ipotizzare come per i profili di più alto rango (prefettizio e dirigenziali) sarà richiesta anche una specifica laurea magistrale. In conformità con la recente riforma dei concorsi pubblici, contribuiranno a determinare il punteggio per l’eventuale inserimento in graduatoria anche ulteriori titoli accademici nonché i titoli di servizio.

Anche per quanto riguarda la strutturazione dell’iter di selezione, è probabile che i vari concorsi prevedano una prova scritta e successivamente un esame orale. I singoli bandi di concorso specificheranno quali saranno le materie d’esame relative alle procedure di selezione di ciascun profilo; per quanto riguarda, infine, le modalità di svolgimento, le prove scritte dovrebbero “computer based”, ossia da effettuare mediante l’utilizzo di un supporto digitale.