Cronache

Coranavirus in Africa, si combatte con auto-quarantena! Sarà efficace?

Coranavirus in Africa, ecco che cosa dicono le autorità di Lagos, seconda città della Nigeria

Scatta l'allarme coronavirus in Africa. E le misure di prevenzione non sembrano avere gli standard dei Paesi occidentali. Il governo dello stato di Lagos, seconda città della Nigeria, stato più popoloso del continente africano, ha consigliato ai viaggiatori che tornano dalla Cina e da qualsiasi Paese in cui sono stati accertati casi di coronavirus di osservare l'auto-quarantena all'arrivo a Lagos, megalopoli sull'Oceano Atlantico.

Il commissario statale per la salute, Akin Abayomi, ha dichiarato: “Durante l'auto-quarantena (che non ha sorveglianza da parte delle autorità statali) ci aspettiamo che le persone interessate rispondano ai consigli dello Stato e agiscano come cittadini responsabili. È necessario limitare i movimenti a casa, monitorarsi attentamente, segnalare eventuali sintomi che possano svilupparsi al Ministero della salute sui numeri di contatto forniti e impegnarsi in una buona igiene personale".

E ancora: "E' monitorarsi attentamente e diligentemente durante il periodo di auto-quarantena, per identificare se emergono sviluppi o sintomi tra cui mal di testa, tosse, mal di gola, febbre, dolore toracico, brividi, respiro corto, difficoltà respiratorie e polmonite".

Il commissario ha sottolineato la necessità per i cittadini che osservano l'auto-quarantena che sviluppano uno dei suddetti sintomi di contattare immediatamente il Ministero della salute dello stato di Lagos per ulteriori istruzioni.

“La nuova infezione di Coronavirus ha un periodo di incubazione da 5 a 14 giorni. Ciò significa che se sei stato in Cina o in qualsiasi altro Paese che sta vivendo la trasmissione di coronavirus da persona a persona, potresti sentirti male dopo un periodo da cinque a 14 giorni dal tuo ritorno. Se non ti senti bene o sviluppi sintomi, contatta immediatamente i numeri forniti per comunicare come ti senti”, ha detto Abayomi.

Insomma, in Africa il coronavirus si combatte con l'auto-quarantena e ci si affida alla buona volontà dei cittadini. Sarà sufficiente?