Cronache
Coronavirus, anche i militari a servizio della scienza. Produrranno un farmaco
Si sperimenterà al laboratorio di Firenze. La medicina inibisce gli effetti più pesanti sui polmoni e aiuta a superare i momenti più critici
Coronavirus, anche i militari a servizio della scienza. Produrranno un farmaco
L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia. E' per questo che tutto viene riadattato per far fronte a questa malattia. Anche il laboratorio militare di Firenze è stato chiamato in causa, avrà il realizzare un nuvo farmaco sperimentale. Duecento chilogrammi di principio attivo di idrossiclorochina sono in viaggio dall’Asia verso Firenze. Serviranno - scrive il Corriere Fiorentino - per realizzare alcune centinaia di migliaia di capsule del farmaco che viene ora testato, in modo sperimentale, come «anticoronavirus»: inibisce gli effetti più pesanti sui polmoni e consente di superare i momenti critici della malattia. Il direttore dell’Istituto farmaceutico militare di via Reginaldo Giuliani, il colonnello Antonio Medica, non dice da dove arriverà il materiale: non è un segreto militare, ma poco ci manca. Troppa la ricerca di mercato del prodotto. E loro pensano già a ordinarne altri chili.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha incaricato la storica struttura fiorentina, qui dal 1931, di produrre il farmaco dal principio attivo, con un decreto voluto dal premier Conte lo scorso 7 aprile. "Abbiamo già un ordine dalla Regione Toscana, capsule da 200 Mg" dice Medica mentre mostra i laboratori dove verranno certificati sia il principio attivo che il prodotto finito. Ma il ministro della Difesa Lorenzo Guerini aveva già messo l’Istituto sul «fronte» del coronavirus. Come già successo in passato quando produsse i farmaci anti Sars nel 2006 e quelli anti aviaria nel 2009, facendo produrre gel disinfettante: la produzione è passata da 800 litri a 2700 al giorno.