Cronache

Coronavirus, Cina: a Shulan nel nord-est nuovo lockdown come a Wuhan

Shulan al centro dei timori di una seconda ondata di contagi. 19 i casi accertati dal 7 maggio

Le autorità locali di Shulan, cittadina del nord-est della Cina dove vivono circa 700 mila persone, hanno aumentato le restrizioni imposte dopo l’aumento dei contagi da coronavirus, isolando la città sul modello di quanto avvenuto a Wuhan dopo lo scoppio dell'epidemia. I complessi residenziali dove si sono verificati casi accertati o sospetti di contagio sono stati chiusi, e i generi di prima necessità verranno consegnati dai supermercati locali, mentre negli altri sarà permesso a una persona per appartamento - ogni due giorni e per due sole ore - di uscire per effettuare acquisti. Negli ospedali sono state vietate le visite di familiari e amici dei pazienti, e il personale medico-sanitario dovrà rafforzare le protezioni personale e controllare la temperatura ogni giorno. La scorsa settimana, Shulan era stata riclassificata ad alto rischio di contagio ed è al centro dei timori di una seconda ondata di contagi. La città conta almeno 19 casi accertati dal 7 maggio scorso e nella provincia del Jilin, dove si trova Shulan, al confine con Russia e Corea del Nord, sono almeno 34 i contagi da Covid-19 registrati nelle ultime due settimane: nello scorso fine settimana era stato esautorato il segretario locale del Partito Comunista Cinese, Li Pengfei.