Cronache

Coronavirus, fase 2: dal parrucchiere ed estetista solo su appuntamento

Verso la fase 2: obbligo di dispenser agli ingressi dei negozi, molte attività rischiano di non essere in regola e restare chiuse

Coronavirus, fase 2: dal parrucchiere e dall'estetista si andrà solo su appuntamento

L'emergenza Coronavirus non accenna a fermarsi in Italia, ma ormai la decisione è presa, le attività pian piano in base all'indice di rischio stabilito dalla task-force, il comitato tecnico-scientifico e il governo dovranno riaprire, la fase 2 sta per cominciare. Già lunedì prossimo agricoltori e nautica avranno il via libera. Ma sarà molto più complicato per i negozi. Le misure sono molto rigide, - si legge sul Corriere della Sera - soprattutto per quanto riguarda gli spazi e la parte relativa all’igiene dei locali. Per questo — nonostante il via libera possa arrivare già l’11 maggio — molti negozi rischiano di rimanere con le saracinesche abbassate. Abbigliamento, scarpe, biancheria per la casa. Parliamo di 115 mila punti vendita al dettaglio e 313 mila posti di lavoro, un decimo dei quali sono a rischio. La linea del governo è «la salute al primo posto», per cui bisogna essere sicuri che la ripresa dello shopping possa avvenire in assoluta sicurezza. Il mondo del commercio ha fretta di ripartire.

La misura di riferimento del governo - prosegue il Corriere - è di 40 metri quadri. Serve a stabilire quanti dipendenti possono essere presenti e a regolare l’ingresso dei clienti. Chi ha locali di questa metratura potrà consentire «l’accesso di una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori». Se il negozio è più piccolo si dovrà garantire il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro. Per quelli «oltre 40 metri quadri l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

Dal parrucchiere - prosegue il Corriere - si potrà andare solo su appuntamento perché nei saloni di bellezza il rapporto tra personale e cliente dovrà essere di uno a uno. Si tratta di un settore ritenuto ad alto rischio, tanto che la riapertura al momento è fissata tra l’11 e il 18 maggio con l’incognita legata all’andamento dell’epidemia. È possibile che la pulizia possa essere obbligatoria anche più di due volte al giorno. I dispenser dovranno essere all’ingresso e vicino alle casse. Gli strumenti di lavoro dovranno essere disinfettati. Obbligatorio per tutti indossare mascherine e guanti. Anche per i centri estetici l’indice di rischio è altissimo, dunque si dovrà seguire lo stesso modello utilizzato nei laboratori medici. Valgono gli stessi obblighi dei parrucchieri con la prescrizione di sterilizzare tutti i ferri e gli altri strumenti di lavoro.